Italia

SANITA’: BIMBO MORTO A PISTOIA; COMMISSIONE REGIONE, NON EMERSE CARENZE

“Non sono emerse carenze o rilevanti criticità organizzative, i tempi sono stati corretti e compatibili con un evento drammatico, dalla sintomatologia spaventosa e cataclismatica”. Queste le prime conclusioni a cui é giunta la Commissione regionale di rischio clinico, secondo quanto riferito stamani in conferenza stampa tenuta a Firenze. L’organismo è stato immediatamente costituito per accertare i fatti che hanno portato alla morte del piccolo Federico, deceduto l’altra notte all’ospedale di Pistoia a due giorni da un’operazione di tonsillectomia. La commissione ha rilevato, in base a dialoghi con medici e operatori e anche al tabulato di una telefonata, che tra la prima allerta all’infermiera di turno e l’arrivo del team completo di medici, composto da tre persone, non sono passati più di 7, 9 minuti. La Commissione è composta da Gianfranco Gensini, direttore del Dipartimento cuore e vasi di Careggi, da Cesare Ponticelli, direttore dell’Unità operativa otorinolaringoiatria dell’Asl di Prato, e da Riccardo Tartaglia, responsabile del centro gestione del rischio clinico della Regione Toscana. Ha partecipato alla conferenza stampa anche l’assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi. “Si tratta – ha spiegato Rossi – di un primo accertamento, un primo contributo alla verità su un caso delicatissimo, che non esclude che elementi nuovi possano in futuro modificare questo quadro. Voglio rinnovare l’estrema vicinanza di tutti verso la famiglia. Ho visto molti degli operatori di Pistoia piangere: meritano rispetto, come persone e professionisti”. In base alla prima ricostruzione della Commissione, l’allerta all’infermiera di turno è arrivata alle 0.20 del 14 dicembre. Vengono subito avvisati la pediatra e gli anestesisti del pronto soccorso. La pediatra, in base al suo ricordo, arriva in reparto entro mezzanotte e mezzo, un attimo prima degli anestesisti che arrivano contestualmente alla seconda chiamata al cellulare (secondo tabulato, viene effettuata alle 0.27). L’otorino reperibile è avvisato alle 0.32. Secondo quanto rilevato dalla Commissione, le due anestesiste trovano il bambino privo di coscienza e assenza di polso e attività respiratoria e procedono, secondo il protocollo di emergenza, ad aspirazione faringea e a intubazione. L’otorino arriva alle 0.51 e viene attivato il trasferimento in sala operatoria. All’1.00 viene chiamata la cardiologa che effettua un ecocardiogramma che dimostra l’assenza di attività meccanica cardiaca. Alle 2.00 si sospendono le manovre respiratorie e alle 2.05 si dichiara il decesso. La Commissione ha ribadito l’emotività del momento ed ha osservato che forse ha creato un po’ di confusione lo stesso colore delle divise per medici e infermieri. Ora valuterà le eventuali criticità professionali e l’appropriatezza e la correttezza degli interventi effettuati. Un lavoro, è stato spiegato, che non va a contrapporsi a quello della Procura, dell’Asl, e da quanto emergerà dall’autopsia. (ANSA).