Italia

SCUOLA: OLTRE 2.000 RICHIESTE PER SEZIONI PRIMAVERA

Sono oltre duemila le richieste di contributi per l’avvio delle sezioni primavera pervenute agli uffici scolastici provinciali. La regione con maggior numero di domande è la Campania (340), seguita dalla Lombardia (238), Emilia Romagna (173) e Sardegna (171). In Toscana sono 150. Suddividendo le domande di contributo per aree geografiche, il sud è primo con 616 richieste, seguito dal nord-ovest (424), centro (410), nord-est (322), isole (303). “L’elevata numerosità dei progetti presentati dimostra – ha osservato il viceministro Mariangela Bastico – che le sezioni primavera hanno colto esigenze reali, profondamente sentite dalle famiglie, a maggior ragione considerato che i tempi di progettazione e di presentazione delle domande erano davvero stretti”.

“Sono particolarmente soddisfatta anche del fatto – ha proseguito Bastico – che le domande sono pervenute da tutte le regioni italiane e, in particolare, dalle regioni del sud, dove più alta è la carenza di posti negli asili nido. Ora siamo impegnati a livello regionale e nazionale a una valutazione attenta dei progetti, dei requisiti di qualità degli stessi, della loro immediata fattibilità; questi i criteri su cui verterà la scelta dei progetti più meritevoli, con un’attenzione particolare a elementi di perequazione territoriale. Siamo impegnati a tenere tempi di valutazione molto brevi, in modo da consentire l’avvio delle sezioni finanziate già dall’inizio del prossimo anno scolastico”. Ogni sezione dedicata ai bambini dai 24 ai 36 mesi, da realizzare preferibilmente all’interno delle scuole dell’infanzia o degli asili nido, può ottenere un finanziamento statale pari a 25-30 mila euro, a seconda della durata giornaliera del servizio (inferiore o superiore alle 6 ore). Il progetto è finanziato dal governo con 30 milioni di euro. Le richieste sono state avanzate dai soggetti gestori, cioé dalle scuole dell’infanzia statali e paritarie, dai Comuni e da soggetti privati gestori di asili nido convenzionati con i Comuni. “Sono convinta che da questa sperimentazione – ha concluso Bastico – ricaveremo indicazioni importanti per il futuro: attraverso un costante monitoraggio valuteremo gli aspetti qualitativi dei progetti per ricavare ulteriori standard di qualità, e insieme quelli quantitativi per estendere ulteriormente la rete di questi servizi per la prima infanzia”. (ANSA).