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SETTIMANE SOCIALI, DIOTALLEVI HA PRESENTATO A FIRENZE DOCUMENTO CONCLUSIVO; MONS. BETORI: AL NOSTRO PAESE SERVE PIU’ CORAGGIO

“Questo documento è la testimonianza che ci sono le condizioni per un nuovo impegno e una rinnovata assuzione di responsabilità dei cattolici italiani nella vita del Paese”. Così Luca Diotallevi, Vicepresidente del Comitato scientifico delle Settimane sociali, commenta il documento conclusivo della Settimana sociale di Reggio Calabria presentato stamani a Roma. Intervenuto, nel pomeriggio, a un incontro promosso dalla Diocesi di Firenze, Diotallevi sottolinea che il testo è «il lascito di un evento in cui si è realizzata una larghissima convergenza tra i laici e il magistero ecclesiale». Dopo una lunga fase in cui la presenza dei cattolici nella società è stata letta secondo la cifra della conflittualità e delle divisioni, la Settimana sociale di Reggio Calabria quindi è per Diotallevi la dimostrazione che esiste, pur all’interno di un pluralismo, una condivisione molto forte su alcuni temi concreti. “Liberare le energie migliori della società italiana”: così Diotallevi riassume l’obiettivo del lungo percorso che ha accompagnato l’appuntamento di Reggio Calabria, e che sta proseguendo in questi mesi. Un obiettivo per il cui raggiungimento vengono date indicazioni molto precise su temi come economia, lavoro, riforme istituzionali, immigrazione, educazione dei giovani. Chi sono, adesso, gli interlocutori a cui questa “agenda” di temi e di priorità viene proposta? “Intanto – risponde Diotallevi – con la presentazione di questo documento, l’agenda viene restituita alla Chiesa italiana perché la aggiorni, la usi, la diffonda. Ma viene offerta anche all’opinione pubblica, come contributo dei cattolici italiani per rimettere in moto il Paese”. Con l’ambizione, non nascosta, che anche la politica non lasci cadere le sollecitazioni che vengono da queste pagine ma le metta al centro della propria azione.La “lettura” di Diotallevi è condivisa dall’arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori che, nel suo saluto all’incontro fiorentino, ha sottolineato: “Al nostro Paese serve una più diffusa capacità di pensiero e maggior coraggio nell’osare scelte strategiche. Servono persone capaci di misurarsi con la concretezza delle questioni assumendo un orizzonte progettuale e valoriale e di andare oltre le dispute sull’oggi”. “L’esperienza della Settimana Sociale – ha proseguito monsignor Betori – sta lì a testimoniare che i cattolici possono ancora oggi offrire un loro significativo ed efficace contributo, se si impegnano a leggere la realtà alla luce dalla fede e dalla Dottrina Sociale della Chiesa e mediante un autentico discernimento comunitario”. “Questa proiezione sullo scenario del Paese del nostro impegno come cattolici – ha concluso – si inserisce bene nel contesto celebrativo dei 150 anni dell’unità d’Italia: il contributo della comunità cattolica alla vita del Paese è ben più antico della sua unità politica e ne è l’anima più profonda”.