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SICUREZZA: FORUM TERZO SETTORE DENUNCIA CHIUSURA AL DIALOGO; PER CNCA E’ «IMMORALE E INSENSATO»

“La decisione di porre la fiducia al Senato al ddl sicurezza ha segnato un’ulteriore chiusura a quel dialogo tra Istituzioni e società civile che da più parti era stato auspicato ed impone un ripensamento circa il rapporto con il mondo della politica e sulle strategie generali che andremo a ridefinire”. È quanto afferma il portavoce del Forum del Terzo settore, Andrea Olivero, commentando l’approvazione del disegno di legge (ddl) sulla sicurezza, avvenuta oggi in Senato. La sicurezza, si legge in una nota del Forum, è “un tema importantissimo sul quale ogni decisione e norma non è priva di conseguenze per il Paese e per il suo rapporto anche con gli altri Stati. Sulla tematica il Forum del Terzo Settore aveva prodotto un corposo documento con il quale auspicava cambiamenti e modifiche anche sostanziali al testo parlamentare. Non è stato preso in considerazione”. “Immorale e insensato”: così il Cnca (Coordinamento nazionale comunità di accoglienza) definisce il ddl sicurezza approvato oggi in Senato: “Il ddl sicurezza – commenta Lucio Babolin, presidente del Cnca – avrà una sola conseguenza: rendere la vita ancora più difficile a centinaia di migliaia di persone immigrate che sono una ricchezza imprescindibile per il nostro Paese”. Già in passato il Cnca aveva definito il provvedimento “una vergogna” per l’Italia. “L’introduzione del reato di clandestinità – continua Babolin – segnerà duramente l’esistenza degli immigrati, che ora dovranno aver paura anche quando si rivolgono ai servizi sociali, alle strutture sanitarie, alla scuola. Saranno, di fatto, violati i diritti dei minori. Le strutture giudiziarie e gli istituti di pena si avvieranno rapidamente al collasso. L’illegalità favorirà arbitri e offerte di servizi di ogni genere, fuori da ogni controllo. Tutto questo senza che sia in alcun modo risolto il problema della presenza irregolare di immigrati sul territorio nazionale.” “Si tratta di una politica immorale e profondamente sbagliata”, conclude il presidente del Cnca, “che colpisce le persone invece di favorire l’integrazione. Si passa ogni limite pur di arraffare voti. Ci auguriamo che vengano al più presto sanciti gli evidenti profili di incostituzionalità di diverse parti della legge, in modo che siano almeno soppresse le norme più gravi e insensate.”Fonte: Sir