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STAMINALI EMBRIONALI: COMECE, UE FINANZI RICERCA SU STAMINALI ALTERNATIVE

“La ricerca sulle cellule staminali embrionali umane non è più brevettabile nell’Ue, è eticamente problematica” e “sempre meno promettente dal punto di vista clinico”. Per questo, in una nota diffusa ieri, la Comece (Commissione episcopati Comunità europea) invita la Commissione Ue “ad escludere la ricerca sulle cellule staminali embrionali umane dal suo imminente programma di finanziamento della ricerca Horizon 2020”, e a concentrarsi invece “sul campo più innovativo e promettente della ricerca sulle cellule staminali alternative”. Presentato il 30 novembre, Horizon 2020 è il nuovo (ottavo) programma quadro Ue nel campo della ricerca, dell’innovazione e della scienza. Valido dal 2014 al 2020, metterebbe a disposizione dei ricercatori 80 miliardi di euro. Pur riconoscendo che “le nuove proposte includono alcuni degli impegni già assunti dalla Commissione”, la Comece rileva “una grave omissione”: queste proposte, “sorprendentemente, escludono l’impegno in base al quale la Commissione Ue ‘non sottoporrà al Comitato di Regolamentazione proposte di progetti comprendenti attività di ricerca che distruggono embrioni umani, tra cui anche quelle mirate all’approvvigionamento di cellule staminali’”.La Commissione degli episcopati sottolinea inoltre che “le proposte non tengono conto” della recente sentenza della Corte di giustizia dell’Ue sul caso C-34/10 Greenpeace contro Brüstle, con la quale lo scorso 18 ottobre la Corte aveva fornito una chiara definizione dell’embrione umano – secondo i giudici di Lussemburgo, infatti, “sin dalla fase della sua fecondazione qualsiasi ovulo umano deve essere considerato come un ‘embrione umano” – e ribadito la non brevettabilità di invenzioni biotecnologiche che utilizzino cellule staminali embrionali umane. Di qui la richiesta dei vescovi di escludere dai finanziamenti comunitari “ogni progetto che preveda l’uso di cellule staminali embrionali umane”. Mentre la ricerca sulle staminali embrionali umane “non ha prodotto i risultati sperati”, la ricerca sulle fonti alternative di cellule staminali – cellule staminali adulte, sangue del cordone ombelicale o pluripotenti indotte – offre “reali prospettive in termini di applicazioni terapeutiche efficaci o ha già dimostrato risultati clinici largamente condivisi” e gode di ampia accettazione etica e scientifica, fa notare la Comece.Pertanto, secondo i vescovi Ue, questi metodi dovrebbero “godere di priorità nel contesto dei finanziamenti” a Horizon 2020. Ritenendo che “vi sia spazio per un miglioramento delle proposte nel corso della procedura legislativa avviata”, la Comece auspica che “i recenti sviluppi giuridici e scientifici”, “le regole etiche fondamentali e le opzioni strategiche di base” illustrati “siano presi in considerazione e chiaramente inseriti negli strumenti di Horizon 2020, quando verrà definitivamente adottato”. (Sir)