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STRAGE S.ANNA STAZZEMA, PG CASSAZIONE CHIEDE NUOVO PROCESSO

Il sostituto Procuratore generale militare della Cassazione Vittorio Garino ha chiesto l’annullamento con rinvio delle condanne all’ergastolo inflitte dalla Corte militare d’appello di Roma per la strage di Sant’Anna di Stazzema (Lucca) nei confronti di un ufficiale e due sottufficiali nazisti delle SS che diedero gli ordini per il rastrellamento e l’uccisione di circa 500 civili, soprattutto donne e bambini. Il Pg ha chiesto, in pratica, innanzi ai giudici della Prima sezione penale della Cassazione che si celebri un nuovo processo di appello. “Devo fare quello che mi dice la mia coscienza – ha spiegato il Pg Garino, parlando a margine della sua requisitoria – nonostante i fatti contestati agli imputati siano gravissimi e raccapriccianti”. Il Pg ha inoltre sottolineato che nei confronti dei tre nazisti “manca la prova della loro presenza fisica a Sant’Anna di Stazzema”. Ma Garino contesta soprattutto “il fatto che siano stati sentiti come testimoni, durante il processo di merito, quattro soldati semplici nazisti che parteciparono ai rastrellamenti e che, quindi, dovevano essere ascoltati con le maggiori garanzie riservate alle persone che hanno la qualità di coindagato”. Invece la Procura del Tribunale militare di La Spezia, fin dall’inizio del processo, ha scelto di “incriminare solo gli ufficiali e i sottufficiali e non i soldati semplici”, ha ricordato l’avvocato Carlo Federico Grosso, legale della Provincia di Lucca e della Regione Toscana costituitesi parte civile nel procedimento anche in Cassazione, insieme al Comune di Sant’Anna. “Per questo motivo – ha aggiunto Grosso – la testimonianza dei soldati semplici è perfettamente valida, perché non sono mai stati incriminati per la strage”. Gli imputati sono l’ufficiale Gerhard Sommer (nato nel 1921), il sottufficiale Georg Rauch (1921) e il sottufficiale Karl Gropler (1923), condannati all’ergastolo il 21 novembre 2006 dalla Corte militare d’appello di Roma che aveva convalidato il verdetto emesso il 22 giugno 2005 dal Tribunale militare di La Spezia. La Prima sezione penale della Cassazione dovrebbe emettere il suo verdetto giovedì mattina. (ANSA).