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STRAGE STAZZEMA: CASSAZIONE CONFERMA ERGASTOLI

La prima sezione penale della Cassazione ha confermato i tre ergastoli inflitti dalla Corte militare d’ Appello di Roma per la strage di S. Anna di Stazzema (Lucca) a un ufficiale e due sottufficiali nazisti che il 12 agosto 1944 ordinarono l’ uccisione di più di 500 civili. La Corte non bocciato la tesi del Pg Vittorio Garino che aveva chiesto l’ annullamento con rinvio degli ergastoli e la celebrazione di un nuovo processo sostenendo non solo che mancava la prova della presenza fisica a S. Anna di Stazzema dei militari accusati della strage ma anche che i testimoni ascoltati erano militari semplici delle Ss che parteciparono alle esecuzioni e quindi avrebbero dovuto essere considerati coindagati (e con le garanzie del caso). I supremi giudici hanno ritenuto infondate le motivazioni dei ricorsi presentati dagli imputati e li hanno condannati al rimborso delle spese processuali più un risarcimento di 4 mila euro per le parti civili. Con il pronunciamento della prima sezione penale della Cassazione, presieduta da Torquato Gemelli, diventano definitivi gli ergastoli per l’ ufficiale Gerhard Sommer (nato nel 1921) e i sottufficiali Georg Rauch (nato nel 1921) e Karl Gropler (nato nel 1923) condannati in appello all’ergastolo il 21 novembre 2006, che attualmente vivono in Germania. Alla lettura della sentenza davanti alla Prima Sezione penale hanno assistito, oltre al sindaco di Stazzema, Michele Silicani e al superstite della strage Mauro Pieri, anche il presidente della Provincia di Lucca Stefano Baccelli, che ha rappresentato anche la Regione Toscana per la parte civile. Presente anche una delegazione dell’Associazione dei Superstiti di Sant’Anna. Nel processo si è costituita parte civile anche la presidenza del Consiglio. La Cassazione era chiamata ad esprimersi sulla sentenza della Corte di Appello militare di Roma che il 21 novembre 2006 aveva confermato le condanne decise nel 2005 del tribunale militare di La Spezia. Il tribunale fin dall’ inizio aveva scelto di incriminare solo gli ufficiali e i sottufficiali e non i soldati semplici delle SS che al tempo parteciparono alle stragi naziste. Nella strage di Sant’Anna di Stazzema morirono più di 500 persone tra bambini, anziani e donne, una ventina delle quali incinte. Tra le vittime anche i neonati, uno dei quali di appena 20 giorni. All’eccidio scamparono 52 superstiti che sono ancora vivi. La decisione della Suprema Cote era attesa anche dai sindaci di Marzabotto, Monzuno e Grezzana perché da questa sentenza dipende anche la sorte dei processi per le altre stragi naziste. Il sindaco di Marzabotto Edoardo Mosetti, ha chiamato in mattina il sindaco di Sant’Anna per esprimergli solidarietà e vicinanza. A Sant’Anna di Stazzema in memoria della strage è stato allestito un museo storico della Resistenza visitato da circa 60-70 mila persone all’anno.“Abbiamo vinto. Finalmente la Storia può essere consegnata ai giovani”. Lo ha detto il sindaco di Stazzema Michele Sillicani, al termine dell’udienza della prima penale della Cassazione che ha confermato gli ergastoli per gli ex nazisti condannati per l’eccidio di Sant’Anna di Stazzema. “E’ giusto così – ha detto il sindaco -. Sono andato a ringraziare il presidente per la sentenza che restituisce la Storia al futuro”. (ANSA).