Italia

Scuola: Istat, quasi 150 mila gli alunni con disabilità

Lo ha reso noto oggi l’Istat, pubblicando un report su «L’integrazione degli alunni con disabilità nelle scuole primarie e secondarie di primo grado statali e non statali». Rispetto all’anno precedente, l’aumento complessivo eÌ di circa 4 mila alunni, in entrambi gli ordini scolastici, proseguendo la tendenza crescente registrata negli ultimi 10 anni. La percentuale più elevata si riscontra nella Provincia autonoma di Bolzano per entrambi gli ordini scolastici (5,0% degli alunni della scuola primaria e 8,2% degli alunni della scuola secondaria di primo grado); quella più bassa in Basilicata (2,1% degli alunni della scuola primaria e 2,6% di quelli della scuola secondaria di primo grado). «Nelle scuole primarie – riferisce l’Istat – il 21,4% degli alunni con disabilità non eÌ autonomo in almeno una delle attivitaÌ indagate», ovvero muoversi all’interno dell’edificio scolastico, mangiare e andare in bagno, mentre «l’8,0% degli alunni non è autonomo in tutte e tre le attività; nelle scuole superiori di primo grado le stesse percentuali sono rispettivamente del 14,7% e del 5,5%».

Il ritardo mentale, i disturbi del linguaggio, dell’apprendimento e dell’attenzione rappresentano i problemi più frequenti. A tal riguardo «la figura dell’insegnante di sostegno – rileva l’istituto di statistica – è molto importante non solo per il processo formativo dell’alunno con disabilità, ma anche per promuovere e favorire il processo d’inclusione scolastica. Gli insegnanti di sostegno rilevati dal Ministero dell’istruzione, università e ricerca (Miur) sono più di 67 mila, 2 mila in più rispetto allo scorso anno». Gli alunni disabili possono contare su un assistente educativo culturale o assistente «ad personam» per cinque ore a settimana per la scuola primaria e quattro ore per la secondaria di primo grado nel Centro e nel Nord, mentre nel Mezzogiorno, dove invece c’è un maggior numero di alunni con disabilità non autonomi, la quota scende a tre ore nella scuola primaria e due nella secondaria di primo grado. La collaborazione tra le famiglie e gli insegnanti è più frequente al Sud; in svantaggio, invece, il Mezzogiorno circa la rimozione di barriere architettoniche: sono solo il 74,4% le scuole primarie e l’84,1% quelle secondarie che hanno scale a norma, percentuali che scendono (68,7% primarie e 72,9% secondarie) se si considerano i servizi igienici.