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Sea Watch: oggi lo sbarco, «gli esseri umani non dovrebbero essere oggetto di contrattazione. Europa si vergogni»

Sembra stia per sbloccarsi, dopo 10 giorni in mare, la situazione della nave Sea Watch 3 ferma nel porto di Siracusa. «Finalmente i nostri ospiti possono raggiungere un porto sicuro», commenta Sea-Watch international su Twitter, precisando: «L’Europa dovrebbe vergognarsi. I diritti umani non sono condizionabili alle negoziazioni della Commissione europea, ciò di cui abbiamo bisogno è una soluzione sostenibile». Johannes Bayer, presidente di Sea-Watch, rincara la dose: dice di essere «contento per i nostri ospiti, perché il loro calvario sta per finire, ma resta un giorno vergognoso per l’Europa»: «I diritti umani non dovrebbero essere negoziati e gli esseri umani non dovrebbero essere oggetto di contrattazione».

«La decisione della Corte europea dei diritti dell’uomo ha riconosciuto la centralità della figura del tutore per i minori stranieri non accompagnati presenti sulla nave Sea Watch 3 in acque territoriali italiane». L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, Filomena Albano, accoglie così la misura cautelare adottata ieri dai giudici di Strasburgo. «È attraverso il tutore che possono essere esercitati tutti i diritti dei ragazzi arrivati soli nel nostro Paese – precisa la garante -. La Corte ha richiesto al governo italiano di assicurare ai minorenni un’adeguata accoglienza nel rispetto delle norme, in linea con la segnalazione inviata qualche giorno fa dall’Autorità garante al presidente Conte e al ministro Salvini. Ben venga dunque la tempestiva nomina dei tutori da parte del Tribunale per i minorenni di Catania».

«Le decisioni sul presente e sul futuro di ciascun ragazzo – conclude Albano – devono essere ora assunte valutando caso per caso la sua storia personale, familiare e sociale. Lo richiede il rispetto del principio del superiore interesse del minore sancito dalla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza».