Italia

Servizio civile: Cnsec, «la più misera dotazione dal 2001»

«Ai proclami roboanti – lamenta il Cnesc – fa seguito l’umiliante realtà dei fatti e i giovani ne sono le vittime. Altro che ‘il servizio civile nazionale lo faremo universale’: niente di più falso». «Al Governo Renzi – chiarisce – va comunque assegnato un record: la più misera dotazione per il Scn dal 2001».

Per effetto delle scelte del governo, prosegue la Conferenza, «saltano 1.800 posti nella programmazione degli avvii in Italia nel 2015, quindi non saranno più 24.500, al netto di quelli di Garanzia giovani», e «nel 2016 ci saranno risorse per meno di 9.000 posti in Italia, chiudendo anche questa porta in faccia ai giovani e con le ovvie conseguenze sul deposito dei progetti e sugli investimenti qualitativi delle organizzazioni».

«In sintesi – conclude – oggi il governo Renzi porta a compimento ciò che aveva iniziato il governo Berlusconi: la chiusura del servizio civile nazionale, nascosta dalla cortina fumogena del servizio civile universale».

«I finanziamenti destinati al servizio civile sono inadeguati». Lo dichiara Edoardo Patriarca, presidente del Centro nazionale per il volontariato (Cnv) e firmatario di un emendamento alla Legge di stabilità – bocciato dalla Commissione bilancio della Camera – con il quale si chiedevano 200 milioni per il servizio civile nazionale. Per Patriarca «occorre trovare risorse, a tutti i costi. Perché i soldi destinati al servizio civile non sono sprecati. Si tratta piuttosto di un investimento».Ma se «il servizio civile rappresenta un‘opportunità sia per centinaia di migliaia di giovani sia per il nostro Paese», «le scarse risorse – osserva Patriarca – sono un dato di fatto. E con queste cifre sarà impossibile sostenere la leva civica del prossimo anno». «I ragazzi e le ragazze che scelgono questa esperienza di vita – conclude – saranno l’Italia di domani. Non tradiamo le loro speranze, non neghiamo loro questa opportunità».

Per sensibilizzare e sollecitare il governo affinché risponda adeguatamente ai bisogni e alle richieste del mondo del volontariato e di tutto il terzo settore, Cnv e Corriere sociale hanno lanciato una campagna social in difesa del servizio civile utilizzando l’hashtag #sognocivile.