Italia

Servizio civile nazionale: 20 anni della legge istitutiva. Cnesc, “per i giovani opportunità di crescita come cittadini attivi e responsabili”

“Ha incontrato il favore dei giovani, la partecipazione delle formazioni sociali e delle articolazioni locali dello Stato”, si legge in un comunicato. “Ha innovato anche le relazioni fra gli organi statali, le Regioni, gli enti locali e le formazioni sociali, confermando la precedente Consulta nazionale del Servizio civile e ha dato il via alla rappresentanza dei volontari”. La Cnesc “ha partecipato sin dall’inizio all’esperienza del Servizio civile nazionale: dei cinque enti che parteciparono al primo bando per i giovani, ben quattro erano soci della Cnesc. Da allora, abbiamo continuato a pensare a questa esperienza come esercizio attivo della cittadinanza, che si traduce nel servire volontariamente il Paese favorendo la coesione sociale, dimostrando solidarietà ai più svantaggiati sia in Italia che all’estero, difendendo il patrimonio comune, sia esso ambientale, paesaggistico o monumentale”.

“Per il futuro, vorremmo che il sostegno al servizio civile fosse convinto e concreto” da tutte le istituzioni italiane.

“Proprio in queste settimane la Cnesc è impegnata nelle selezioni dei tanti giovani che hanno partecipato al bando che si è appena concluso con quasi 4.000 organizzazioni, 8.557 sedi di attuazione dei progetti (pari al 35% del totale) e 22.239 posti. Nella fiduciosa attesa che il servizio civile diventi realmente universale, e quindi aperto a tutti i giovani che vogliano sperimentarsi in un’esperienza di difesa nonviolenta e di cittadinanza e di crescita personale, la Cnesc cerca di far emergere il protagonismo dei giovani e la loro specifica peculiarità attraverso colloqui motivazionali valorizzando le loro esperienze e bagaglio umano. Questi venti anni ci rafforzano nel nostro impegno a offrire ai giovani nuove opportunità di crescita come cittadini attivi e responsabili. E crediamo che questo sia il miglior regalo che possiamo farci in questa occasione per il futuro del nostro Paese”.