Italia

Solidarietà: dal 16 febbraio la «barberia del Papa» per i senzatetto e i poveri della città

“La prima cosa che noi vogliamo – spiega l’elemosiniere pontificio, monsignor Konrad Krajewski – è dare dignità alla persona. La persona che non ha la possibilità di lavarsi è una persona socialmente rifiutata e tutti noi sappiamo che un clochard non può presentarsi in un posto pubblico come un bar o un ristorante per chiedere di usufruire dei servizi, perché questi gli vengono negati”. “Ma certo – aggiunge – fare la doccia e poter lavare la biancheria non basta. È necessario anche essere in ordine con i capelli e la barba, anche per prevenire malattie. Un altro servizio che un senzatetto difficilmente potrebbe avere in un negozio normale perché magari potrebbe sollevare il timore di diffondere ai clienti qualche malattia, come ad esempio la scabbia”. Così, pensando anche al fatto che tanti senzatetto girano nei pullman e nella metropolitana mischiandosi alla gente comune, la barberia del Papa, aggiunge Krajewski, aspira a svolgere un servizio “per il bene comune della città”. Taglio e barba saranno effettuati di lunedì, il giorno in cui i negozi sono chiusi e i barbieri sono quindi liberi dalla loro attività.