Italia

Startup innovative: continua il trend positivo nel 2022

Il trend positivo del settore è confermato dai dati relativi al secondo trimestre dell’anno in corso, diffusi dal Ministero dello sviluppo economico (Mise). Nella sezione speciale del Registro delle Imprese erano iscritte a inizio luglio 14.621 startup innovative. Rispetto al trimestre precedente si tratta di un aumento di 259 unità, pari al +1,8%. 

Una visione d’insieme sulle startup italiane

Il rapporto periodico stilato dal Mise ci dà l’opportunità di esplorare il panorama attuale delle startup innovative in Italia, dalla composizione delle compagini sociali al settore in cui operano, passando per la distribuzione sul territorio. 

Per quanto riguarda la composizione, le startup innovative in cui prevalgono gli under 35 sono il 17,4% (2.544 unità). Rispetto alle nuove imprese non innovative, la prevalenza giovanile è superiore di tre punti percentuali. Le startup guidate o amministrate da donne sono 1.962, in leggera crescita rispetto al trimestre precedente, e corrispondono al 13,4% del totale. In questo caso la percentuale è inferiore rispetto alle nuove società di capitali non innovative a prevalenza femminile, che arrivano al 20,6%. In ogni caso, tra le startup guidate da donne non mancano certamente gli esempi virtuosi. Uno di questi è Serenis, una piattaforma per la psicoterapia online fondata dall’imprenditrice Silvia Wang, che nel 2021 ha ottenuto un finanziamento di 1,1 milioni di euro da Exor Seeds, controllata dalla famiglia Agnelli. In leggero aumento anche le startup innovative composte in prevalenza da persone straniere: sono 537 unità, cioè il 3,7% del totale. 

Per quanto riguarda i settori in cui operano le startup innovative, una forte maggioranza (76%) fornisce servizi alle aziende, mentre il 15,7% si occupa di manifattura e il 3% di commercio. Rispetto al totale delle nuove società di capitali, l’incidenza di startup innovative è notevole in particolare per fabbricazione di computer, produzione di software, e ricerca e sviluppo, che costituiscono rispettivamente il 43,4%, 46,9% e 72,3% delle nuove aziende nel complesso.

Distribuzione sul territorio delle startup innovative

I dati analizzati dal Mise confermano la Lombardia come regione che ospita il più alto numero di startup innovative con 3.904 unità, ovvero il 26,7% della totalità in Italia. Completano il podio Lazio, con 1.774 startup (12,1%) e Campania a 1.350 unità (9,2%). La Toscana è al settimo posto con 693 startup, che rappresentano il 4,74% del totale a livello nazionale. In Regione non mancano comunque le iniziative volte a sostenere l’innovazione, in particolare in favore delle startup a prevalenza giovanile. Al primo posto per quanto riguarda l’incidenza delle startup rispetto alle nuove società non innovative si trova il Trentino-Alto Adige, dove la percentuale relativa è del 5,5%.

Guardando alle province, il quadro non è troppo diverso da quello regionale appena descritto. Al primo posto c’è Milano, dove si trova il 18,7% delle startup innovative italiane (2.737 unità). Segue Roma al 10,9% e 1.599 startup, l’unica altra provincia che supera le mille unità. Napoli, al terzo posto, è nettamente staccata dalle prime due con 675 startup (4,6%). Firenze è l’unica città Toscana tra le prime venti posizioni e si piazza appena fuori dalla top 10 con 247 startup innovative, l’1,69% del totale nazionale.