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Strage Viareggio: Dalla Torre (giurista) su sentenza, «ci sono diversi livelli di responsabilità»

Una sentenza che il difensore di Moretti ha bollato come intrisa di «populismo», mentre per i parenti delle vittime è troppo lieve. Dalla Torre ricorda che «l’intervento penale riguarda certamente la persona offesa dal reato, ma anche tutta la società, non è un fatto meramente privato», producendo giustizia «all’interno della società, nella sollecitazione a una maggior responsabilità e, dall’altra parte, a una maggiore attenzione».

Nel caso specifico «certamente si saranno rilevati elementi che in maniera causale hanno provocato quel determinato effetto. Per esempio, la manutenzione dei carri. Lì c’è un rapporto più diretto, verificabile ed evidente». Il giurista invece è scettico sulla responsabilità oggettiva dei vertici di Trenitalia e Rfi.

«In realtà – spiega – tutto si muove in un contesto colposo, con carenza di interventi e accorgimenti diretti a evitare possibili incidenti, come quello che poi è effettivamente accaduto». «L’idea – prosegue – è che ci sia una responsabilità anche dei vertici di Rfi e Trenitalia nell’omissione di interventi di sicurezza che possono evitare il verificarsi di situazioni di questo genere. Non si può entrare nel merito della sentenza – se sia giusta o sbagliata – senza averla letta, ma ci si può interrogare se l’amministratore delegato di una grande società possa essere chiamato a rispondere fino a questo livello».