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TERRA SANTA: BETLEMME-UNESCO, PATRIARCATO LATINO «RISPETTARE STATUS QUO»

Il Patriarcato latino di Gerusalemme «saluta con favore» la decisione di venerdì 29 giugno con la quale la chiesa della Natività di Betlemme, in Cisgiordania, è stata inserita nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Nella sua nota il Patriarcato sottolinea che Betlemme, «prima di essere riconosciuta come primo sito in territorio palestinese inserito nella lista dell’Unesco, apparteneva già al Patrimonio Mondiale dell’Umanità, se si considera che due miliardi di cristiani venerano il luogo e che un miliardo di musulmani riconosce Gesù come un profeta». Per il Patriarcato, la dichiarazione dell’Unesco è «molto positiva» e segno di «una vittoria diplomatica». Nella decisione si può riconoscere, afferma il Patriarcato, «l’interessamento dei Palestinesi ai Luoghi Santi cristiani, e il loro desiderio di incoraggiare i pellegrinaggi e il turismo religioso».

Betlemme, con i suoi due milioni di visitatori nel 2011, è il primo sito turistico dei Territori palestinesi. L’inserimento nel patrimonio mondiale, inoltre, manifesta «l’intenzione di proteggere questi Luoghi Santi dalle intemperie atmosferiche e da altri rischi». Tuttavia il Patriarcato auspica che «sia l’Unesco che l’Autorità palestinese rispettino il regolamento interno, lo Status quo», che regola i rapporti tra le diverse comunità cristiane e i loro diritti e doveri in relazione al funzionamento e alla manutenzione della Basilica della Natività, e «non intervengano se non in casi eccezionali». (Sir)