Italia

TRAGEDIA TSUNAMI: COLPITI ANCHE I PROGETTI AIFO, MORTI E DISPERSI TRA GLI OPERATORI

Il maremoto che ha colpito il Sud-est asiatico ha coinvolto direttamente i progetti Aifo (Associazione italiana amici di Raoul Follereau) in Indonesia, in India e Somalia. A darne notizia è la stessa associazione, presente in entrambe le zone con interventi socio-sanitari a favore dei malati di lebbra (e non solo). In India, dove l’Aifo gestisce progetti di controllo della lebbra, sanità di base, riabilitazione su base comunitaria a favore dell’infanzia, l’équipe del progetto di Sumanahalli è andata in cinque campi di raccolta dove si sono rifugiate circa 9mila persone, per raccogliere e a distribuire beni di prima necessità e medicinali, mentre si stanno stimando i danni alle case e al sistema di approvvigionamento di acqua potabile. In Indonesia, dove l’Aifo gestisce i progetti di riabilitazione su base comunitaria nelle zone di Aceh, Sud Sulawesi, Sumatra Ovest, “in ogni area colpita si segnalano morti, feriti e dispersi”, informa l’associazione; tra di essi, anche alcuni responsabili di progetto e collaboratori dell’Aifo. Sia in India che Indonesia, l’Aifo è l’unica ong presente sul luogo al momento della tragedia dello tsunami: anche in Somalia, dove si registrano centinaia di vittime e decine di migliaia di persone sono rimaste senza casa, i primi soccorsi nelle aree colpite dal maremoto sono stati attivati dagli operatori dell’associazione.

A Cuddalore, in India, su una popolazione di 100.800 abitanti, soprattutto pescatori, i morti sono al momento 1.080, pari all’1,1% dell’intera popolazione: delle 9milapersone rifugiate nei campi, 2000 sono bambini. Joshy Basilk, uno dei coordinatori del soccorso nella zona, parla di “problemi psicologici” nella popolazione, con “perdita di orientamento e stati di shock permanente”. Le emergenze riguardano soprattutto cibi e medicinali, sottolinea l’Aifo, che tra i progetti a lungo termine cita “l’adozione dei bambini rimasti orfani” ed il “ripristino delle attività economiche e della pesca”. Per far fronte alla tragedia dello tsunami, l’Aifo ha aperto un’apposita raccolta di fondi, a cui chi vuole può contribuire con un versamento postale (ccp 7484, causale “emergenza maremoto”). Sir

Emergenza Asia, ecco come contribuire