Terremoto, attivo il campo allestito a Sant'Angelo ad Amatrice dalle Misericordie
Oltre 200 volontari e 5 unità cinofile attualmente impiegate, operativo il campo di Sant’Angelo ad Amatrice. Il Presidente nazionale della Confederazione Trucchi ringrazia i confratelli e le consorelle impegnati sul campo.

Una nottata di lavoro incessante per i volontari delle Misericordie Italiane impegnate nei territori colpiti dal sisma di ieri notte. Sta per entrare in operatività il campo da 250 posti letto situato nella frazione di Sant’Angelo di Amatrice (a circa 25 km dal capoluogo Amatrice). In questo campo sono operativi 146 volontari delle Misericordie. Altri 35 volontari stanno operando nel posto medico avanzato ARES dell’Azienda di Emergenza Regionale del Lazio. Sono operative anche 5 unità cinofile che lavorano in tandem con quelle dei Vigili del Fuoco, che hanno lavorato fino alle 3 di stanotte e sono rientrate in attività questa mattina presto attualmente sono impegnate in alcuni palazzi crollati ad Amatrice. Altre 10 squadre delle Misericordie stanno raggiungendo a piedi alcune delle 61 frazioni di Amatrice, fornite di acqua e generi alimentari (partiti ieri sera grazie alla collaborazione tra Misericordie e Unicoop Firenze) e, soprattutto, sentire le esigenze della popolazione. È attiva anche un’ambulanza con medico-infermiere che lavora in coordinamento con il 118 a protezione alla popolazione che vive nelle case sparse.
«Il primo pensiero va a quei piccoli innocenti, tanti, tantissimi che hanno perso la vita in quelle macerie – afferma il Presidente della Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia Roberto Trucchi -. E poi ai loro genitori, ai loro cari, e a tutte le persone che in una tiepida notte di fine estate sono andati a dormire tranquilli e mai più si sono risvegliati. Un pensiero e una preghiera per loro ma anche per tutti i volontari che si sono subito messi all'opera, senza indugio e senza paura, e che da ormai 30 ore stanno lavorando incessantemente per portare aiuto e assistenza a chi, in una manciata di minuti, ha perso tutto. Grazie dunque ai confratelli e alle consorelle che oggi più che mai, là dove tutto è macerie e lacrime, incarnano il più autentico e profondo spirito di Misericordia. Continuano le scosse, ma il loro cuore è saldo. La terra trema, ma loro no».
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