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Terremoto, la Toscana in prima fila per gli aiuti

Diario dal Campo di CastelnuovoNUOVA FORTE SCOSSA DI TERREMOTO MARTEDI’ SERA; I FUNERALI DI STATO VENERDI’ ALLE 11All’alba di martedì 7 aprile erano già 179 morti accertati, di cui 40 ancora da identificare. Ma per il Centro di coordinamento dei soccorsi ci sono ancora 34 dispersi e 1.500 feriti. Oltre 100 le persone estratte vive tra le macerie, almeno 25-30 mila sfollati. Si è scavato per tutta la notte di lunedì sia all’Aquila che nei comuni limitrofi; operazioni mai interrotte nonostante le decine di scosse che si sono succedute nel corso della notte, la più violenta della quali alle 1.15 con una magnitudo di 4.8. All’Aquila, alle 2, dopo 23 ore dal sisma è stata tirata fuori viva dalle macerie Marta, una studentessa di 24 anni della provincia di Teramo. Si è scavato anche a Onna, il paese che non c’è più. In tutto sono 39 le vittime già recuperate nel paese, in cui il 60-70% delle case è crollato e il resto è considerato inagibile. Operativo a Castelnuovo il campo toscano. Il 19 aprile colletta nazionale in tutte le chiese italiane E il Papa annuncia una visita

I VOLONTARI TOSCANI SONO STATI I PRIMI. Sono stati i volontari toscani i primi a raggiungere le zone terremotate. Nella serata di lunedì è arrivata a L’Aquila, nella zona di Piazza D’Armi, dove la Protezione Civile ha allestito una tendopoli per ospitare migliaia di sfollati, la colonna dei soccorsi predisposta dalla regione, composta da 40 mezzi con 80 persone. La colonna toscana, formata in collaborazione con le province Toscane e il volontariato e coordinata dalla Regione, che dispone di strutture di soccorso, cucina da campo, servizi igienici, coperte e tende per 160 posti letto, è stata in grado di garantire fin da subito alla popolazione assistenza logistica e sanitaria. La colonna della Protezione Civile della Provincia di Firenze, composta da 9 addetti e dai mezzi necessari per gli interventi più urgenti e per l’immediata emergenza, da lunedì sera è in località San Pio delle Camere dove fornisce assistenza a circa 160 persone colpite dal sisma.

Ma dalla Toscana erano partiti subito anche i volontari della Misericordia. Già nelle prime ore successive al sisma era stata aperta a Firenze la Sala operativa nazionale dell’Ugem (Ufficio emergenze di massa) della Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia e il direttore Paolo Diani, era partito all’alba verso L’Aquila, insieme ad alcuni volontari, per coordinare il lavoro dell’Ugem e predisporre l’allestimento del campo base delle Misericordie nella zona assegnata dal Dipartimento della Protezione civile, a Coppito, vicino a L’Aquila. Per aggiornamenti in tempo reale sulla situazione e sull’intervento delle Misericordie in Abruzzo è possibile collegarsi al sito della S.O.M. virtuale: www.ugem.info

Anche una colonna delle Pubbliche assistenze della Toscana è subito partita per l’Abruzzo e sono stati i primi volontari dell’Anpas a mobilitarsi, assieme a quelli del Lazio e della Puglia. Anche per le Pubbliche Assistenze la centrale operativa che coordina queste emergenze si trova a Firenze. Complessivamente sono una cinquantina i volontari toscani delle Pubbliche assistenze che si sono uniti a quelli dell’Anpas nazionale.

Mobilitati anche i vigili del fuoco della Toscana, circa 230 unità con 40 mezzi, che sono intervenuti già da lunedì in varie località dell’ Aquilano in particolare nella zona di Paganica, Villa S. Angelo e Onna. Le sezione operative inviate nelle zone colpite dal sisma sono composte da 9 vigili e da tre mezzi un furgone polilogistico in grado di garantire la sussistenza in autonomia della squadra per alcuni giorni, (9 posti letto viveri e attrezzature da intervento), un autocarro (attrezzature da intervento) e un mezzo fuoristrada per il trasporto del personale. Per supplire alle necessità logistiche del personale, è stato allestito un campo base in località Monticchio area ex Agriformula SS17 periferia est de L’Aquila: 19 tende pneumatiche più un tendone mensa capace di ospitare circa trecento persone.

Dal Comune e dalla Provincia di Firenze arriva anche l’idea di adottare un Comune terremotato, per convogliare gli aiuti in modo mirato. “Fin dalle prime ore dopo la notizia- spiegano i due assessori alla Protezione civile, Eugenio Giani e Stefano Giorgetti – è scattata l’unità di crisi fra Comune e Provincia di Firenze, al centro di Protezione civile. La nostra idea è comunque quella di allestire al più presto un campo base, dove opereranno ingegneri e geometri per effettuare perizie su immobili e abitazioni”.

Il Comune di Livorno ha dato la sua disponibilità alla Protezione Civile nazionale e dalla città sono partite due squadre dei vigili del fuoco con un gruppo dell’unità cinofila, le squadre locali dell’associazione nazionale dei carabinieri, i volontari della Misericordia e il gruppo Radio Club Fides che aderisce alla Federazione Italiana Ricetrasmissione.

La Misericordia pisana ha inviato una trentina di persone con il gruppo cinofilo e con un’unità specializzata di medici e infermieri. In partenza anche la Croce Rossa per realizzare una cucina da campo e garantire supporto logistico. L’Asl 11 di Empoli si è resa disponibile a donare il sangue e sarà inviato alle popolazioni colpite anche sangue zero negativo. 

La Banca Monte dei Paschi di Siena e la Fondazione Monte dei Paschi di Siena si faranno carico di «adottare» la basilica de L’Aquila, dove sono custoditi i resti di San Bernardino da Siena, rimasta gravemente danneggiata dal terremoto. Lo ha assicurato lunedì sera lo stesso presidente della banca senese, Giuseppe Mussari, nel corso di una telefonata in diretta alla trasmissione «Porta a Porta».

La Confederazione italiana agricoltori della provincia di Pisa ha messo a disposizione alcuni agriturismi per accogliere famiglie rimaste senza casa; gli albergatori di Montecatini hanno offerto 50 camere per un mese, mentre il consorzio agrario di Siena invierà 170 quintali di prodotti di prima necessità. 

L’associazione Fatebenefratelli, in collaborazione con la Fondazione Monte dei Paschi di Siena, ha messo a disposizione un ospedale da campo che può ospitare 50 pazienti. La Laika camper ha invece messo a disposizione un camper di sette metri, che sarà portato in Abruzzo dai delegati della Rsu. Raccolte di fondi, medicinali e di beni di prima necessità sono state promosse dal rugby fiorentino (in viale Paoli), CasaPound Firenze (raccolta porta a porta) e Pistoia (via Porta San Marco), dal Comune di Quarrata (piazza Agenore Fabbri), dall’associazione La Fenice (via della Scala, Firenze). Fiorentina e Siena hanno deciso di devolvere ai terremotati gli interi incassi delle partite del primo incontro casalingo, rispettivamente con il Cagliari (11 aprile) e con il Chievo (19 aprile).

COME CONTRIBUIRE CON OFFERTE. Toscana in prima fila anche nella raccolta di fondi per aiutare l’Abruzzo nella ricostruzione delle zone colpite. La Confederazione delle Misericordie della Toscana ha aperto una raccolta di fondi attraverso il conto corrente appositamente aperto presso il Monte dei Paschi di Siena (il codice Iban per effettuare il versamento è IT03 Y010 3002 8060 0000 5000 036).

Anche le Pubbliche Assistenze hanno messo a disposizione un conto corrente per raccogliere offerte. Si tratta del cc 512812 presso la filiale di Firenze di Banca Etica. Nella causale della donazione occorre scrivere “Anpas Emergenza terremoto Abruzzo”.

La Caritas Diocesana di Firenze per raccogliere le offerte (indicare nella causale “TERREMOTO ABRUZZO”) ha messo a disposizione il conto corrente postale 22547509 intestato ad “Arcidiocesi Firenze Caritas Firenze” e quelli bancari tramite Monte dei Paschi di Siena (Codice filiale 01860) – Iban: IT89 M010 3002 8290 0000 0841 867 intestato ad “Associazione di Volontariato Solidarietà Caritas ONLUS” (offerte deducibili) o Monte dei Paschi di Siena (Codice filiale 01860) intestato a “Caritas Diocesana, Arcidiocesi di Firenze – Iban: IT66 D010 3002 8290 0000 0173 594.Nel pomeriggio di lunedì 6 aprile il vescovo di Prato Gastone Simoni si è messo in contatto con l’arcivescovo dell’Aquila mons. Giuseppe Molinari, esprimendogli la partecipazione al grande dolore delle popolazioni colpite dal terremoto di questa notte, e assicurandogli la preghiera e la fattiva solidarietà della Chiesa pratese, attraverso la Caritas. Per sostenere gli interventi in corso (causale “TERREMOTO ABRUZZO”) si possono inviare offerte a Caritas Italiana tramite C/C POSTALE N. 347013 o tramite UNICREDIT BANCA DI ROMA S.P.A. IBAN IT38 K03002 05206 000401120727 Offerte sono possibili anche tramite altri canali, tra cui:• Intesa Sanpaolo, via Aurelia 796, Roma – Iban: IT19 W030 6905 0921 0000 0000 012• Allianz Bank, via San Claudio 82, Roma – Iban: IT26 F035 8903 2003 0157 0306 097• Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT29 U050 1803 2000 0000 0011 113• CartaSi e Diners telefonando a Caritas Italiana tel. 06 66177001 (orario d’ufficio).

Anche la Croce Rossa Italiana ha dato il via ad una sottoscrizione. Si possono utilizzare il conto corrente bancario C/C n. 218020 presso BNL – Roma, intestato a CRI, codice Iban IT66 – C010 0503 3820 0000 0218020, causale: pro terremoto Abruzzo  il Conto corrente postale n. 300004 intestato a CRI causale: pro terremoto Abruzzo. Versamenti on line sul sito: www.cri.it/donazioni.html

Anche le Acli hanno attivato due conti correnti per raccogliere le offerte: i contributi di solidarietà possono essere versati sul conto corrente bancario di Banca Etica (Iban – IT 06 M 05018 03200 000000129000) intestato a “Acli – Un aiuto per L’Aquila”; oppure su conto corrente postale intestato alle “Acli” (Iban – IT68 D07601 03200 000030577001), indicando nella causale “Acli – Un aiuto per L’Aquila”).

Confcooperative Toscana è al fianco dei volontari della Misericordia di Firenze, associata a Confcooperative Firenze e Prato, e di tutte le realtà regionali impegnate nell’opera di soccorso alle persone colpite dal terremoto che ha scosso l’Abruzzo. Già molti soci hanno risposto con generosità all’appello della Misericordia fiorentina, attualmente impegnata nel campo denominato “Italtel 2, nella zona ovest della città dell’Aquila. Una struttura che ospita circa 300 sfollati e da cui i Fratelli della Misericordia hanno fatto sapere di aver forte urgenza di ricevere pannolini, pannoloni, spazzolini da denti, dentifrici, saponette e salviette inumidite, mentre non c’è necessità di vestiti. Il centro di raccolta è attivo alla sezione Oltrarno della Misericordia, in via del Sansovino 176 a Firenze.Tutti coloro che volessero offrire un contributo in denaro per incrementare l’iniziativa di adozioni di nuclei familiari in estrema difficoltà da parte della Misericordia, potranno effettuare un versamento su conto corrente postale n. 354506 intestato alla Misericordia di Firenze oppure sul cc c/o Banca C.R.F. Sede di Firenze IBAN IT08A0616002800000005501C00, con causale “emergenza terremoto Abruzzo”.Un grande impegno di solidarietà ha visto attivo in questi ultimi giorni tutto il mondo di Confcooperative, da cui sono giunti sette container– ffici per assicurare un supporto logistico alle cooperative che non hanno più operativa la propria sede, un autotreno di 14 metri, carico di vesti e scarpe nuove per bambini e anziani, gruppi elettrogeni, scrivanie e coperte, ma anche prodotti alimentari, soprattutto, per bambini, farmaci e articoli parasanitari distribuiti in collaborazione con la Protezione Civile. Un continuo sostegno che arriva dalle imprese del sistema Confcooperative ai cittadini de L’Aquila e dei comuni circostanti tragicamente colpiti dal sisma.«Occorre superare l’emergenza e concentrarsi sulla ricostruzione per accelerare il ritorno alla normalità – ha spiegato Luigi Marino, presidente nazionale di Confcooperative -. In questi giorni si è attivata una catena di solidarietà che vede impegnata la nostre cooperative anche con squadre di volontari da Firenze e dall’Italia centrale”. Ricordiamo tra i conti correnti attivi per la raccolta di fondi: 1) BCC Abruzzese di Cappelle sul Tavo – Filiale di Pescara Porta Nuova: Pro Comitato Terremoto Confcooperative Abruzzo IT68Z0843415401000000005009. 2) Iccrea Banca Spa – Conto corrente n. 32000 Codice Iban: IT 28 Q 08000 03200 000800032000 Federcasse “Credito Cooperativo per l’Abruzzo”.

Mons. Molinaro: Uno strazio enorme

“Ho benedetto le salme e incontrato i parenti delle vittime, li conosco quasi tutti, è uno strazio enorme. Io prometto tante preghiere e cerco di offrire tutta la solidarietà possibile perché anch’io in questo momento mi sento limitato e povero come gli altri”. A parlare al SIR è mons. Giuseppe Molinari, arcivescovo dell’Aquila, che condivide la sorte degli sfollati – si parla di circa 17.000 persone – dormendo anche lui in tenda. “Ma questo è ciò che pesa di meno”, precisa. Insieme ad un gruppetto di sacerdoti e alle suore del vescovado alloggiano in tre tende vicino ad una casa di parenti, in una zona periferica della città. “Questa mattina siamo andati a benedire le salme nella scuola della Guardia di Finanza, dove è stato allestito l’obitorio – racconta -. C’erano anche il cappellano dell’ospedale e altri sacerdoti e religiosi, che sono rimasti lì con le famiglie. Cerchiamo di dare a tutti speranza, fiducia, di incoraggiare. E’ importante continuare a credere e sperare soprattutto in questo momento, quando la fede è più difficile, e non perdere la fiducia nel Signore”. La popolazione, sottolinea l’arcivescovo, “ha reagito molto dignitosamente, non ci sono state manifestazioni scomposte o rabbia”.

“Ho sentito dire in una trasmissione televisiva – puntualizza l’arcivescovo – che ‘quelli del Sud sono più abituati a sopportare’. Non è questo. E’ una questione di dignità e consapevolezza: di fronte a catastrofi così immani non vale la pena cercare solo le responsabilità degli altri. Queste situazioni ci sovrastano in un modo così enorme che è inutile prendersela con qualcuno. Forse solo con chi ha costruito queste strutture. Anche se è una situazione strana, perché ci sono quartieri periferici con case nuove che hanno avuto danni enormi”. “L’unico problema – continua mons. Molinari – è che le scosse continuano. Tutte le chiese hanno subito danni gravissimi, ma in questo momento la ricostruzione è la preoccupazione minore. Quello che mi interessa di più è che sia salvato il maggior numero di persone”.

L’arcivescovo non smette di ringraziare per la solidarietà ricevuta da tutta la Chiesa, “dal Papa, dalla Cei, dal nunzio, dal card.Bertone, da tutti i vescovi, dalle Caritas, dagli istituti religiosi. Tutti telefonano e si mettono a disposizione”. E conferma la notizia che tutte le celebrazioni della Settimana Santa saranno sospese, eccetto i funerali delle vittime e le messe pasquali all’aperto nei campi, in accordo con la Protezione civile. Un ordine secolare francescano si è già messo a disposizione per preparare le celebrazioni della Domenica di Pasqua.