Italia

Toscana, festa al femminile

Da quest’anno segno rosso sul calendario scolastico il 30 novembre nella ricorrenza della Festa della Toscana. Si ricorda, così, il 30 novembre 1786, quando la Toscana, grazie al Granduca Pietro Leopoldo, fu il primo Stato moderno del mondo ad abolire la pena di morte e la tortura. L’altra grande novità è la diffusione della Festa su tutto il territorio regionale. Numerose, infatti, le manifestazioni dei singoli comuni, province, associazioni, parrocchie e diocesi. E per il manifesto della Festa, un grande scultore scultore, il polacco Igor Mitoraj.

«Io sono il pianeta» è il tema conduttore per il 2002 che esplora l’universo femminile e ruota attorno alla difesa, alla tutela, alla riaffermazione e all’uguaglianza dei diritti delle donne. La Festa della Toscana si apre ufficialmente il 28 novembre alle ore 10 al Palazzetto dello Sport di Firenze con la presentazione degli «Itinerari al femminile» e la premiazione degli studenti che hanno partecipato al concorso sulla «libertà delle idee». Celebrazione solenne, invece, il 30 novembre con il Consiglio regionale straordinario riunito agli Uffizi. Contemporaneamente si terranno consigli straordinari in numerosi comuni e nelle amministrazioni provinciali.

Tre giornate di convegni, mostre, dibattiti, spettacoli e concerti per riaffermare i diritti delle donne. Un programma composito che valorizza il pianeta donna da diverse angolature: dagli «Itinerari al femminile», una serie di incontri in cui si parla della condizione della donna nella realtà attuale del mondo del lavoro o dell’arte e della creatività, ai «Colloqui davanti alla Madre», realizzati con il contributo delle Soprintendenze, delle diocesi, di esperti e storici, in cui si predilige la spiritualità femminile.

Importante il recupero della memoria, attraverso l’allestimento di due mostre. La prima «Donne in Toscana fra l’800 e il ‘900» (dal 28 novembre alla Galleria del Costume di Palazzo Pitti) presenta 12 donne simbolo del loro tempo, con il supporto di abiti, documenti, dipinti, libri, oggetti e testimonianze figurative. La seconda, «Balie di Toscana nel mondo» (dal 29 novembre al 15 dicembre all’Istituto degl’Innocenti) offre, attraverso la ricerca storica ed iconografica ma anche mobili, arredi, oggetti e foto d’epoca, un percorso articolato del «baliatico» toscano, evento centrale nella storia delle donne dal Medioevo al XX secolo.

Ci sarà anche il conferimento del Gonfalone d’argento a importanti personalità del mondo femminile, il 29 novembre alle 12.30, a Palazzo Panciatichi. Il momento del confronto internazionale è fissato per il 30 novembre alle 16.30, alla Limonaia di Villa Strozzi, con la tavola rotonda «Donne del mondo; donne nel mondo» moderata da Cesara Bonamici, con alcune delle donne che hanno lottato e dato un contributo di grande valore alla difesa dei diritti umani: da Simone Veil, presidente del primo Parlamento europeo a Vandana Shiva, direttrice della Fondazione ricerche scientifiche dell’India a Indira Nath, premio per le ricerche sulla lebbra, a Teresa Mattei, Emma Bonino, Ludmilla Alexeeva, presidente del Moscow group, fino da Nadine Gordimer, premio Nobel per la letteratura, e altre di cui stanno pervenendo le adesioni.

Di estremo spessore anche i convegni «Un successo che scotta: imprenditrici e professioniste nella Toscana che cambia», il 29 novembre, nel Saloncino del teatro La Pergola a partire dalle ore 9 e «La forza della libertà. Quella volta che ho incontrato il potere del no…», il 28 novembre alle 15.30, al Palagio di Parte Guelfa.

E, poi, la musica e lo spettacolo a fare da cornice, con il tradizionale concerto dell’Orchestra del Maggio Musicale, diretto da Julia Jones, il 29 novembre al Teatro Comunale30 novembre a partire dalle 17, sfileranno con uno spettacolo itinerante per le vie del centro storico fiorentino; la rappresentazione teatrale, il 28 novembre alle 21, al teatro della Compagnia di Firenze, «Crezia, accusata di stregherie nella Lucca di quattro secoli fa» con Ottavia Piccolo, Marco Messeri, Franco Cardini, Rosario Bevacqua.

Celebrazioni conclusive, quest’anno a Grosseto, dove il 1° dicembre si terrà la grande parata storica con la sfilata di oltre 900 figuranti.

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