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UE, ANNO CONTRO LA POVERTÀ: LA CRISI ECONOMICA MINACCIA TUTTI

(Bruxelles) – L’Ue ha consacrato il 2010 quale Anno europeo della lotta alla povertà e all’esclusione sociale: i programmi legati all’iniziativa vengono presentati oggi e domani nelle sedi comunitarie con una conferenza intitolata “La povertà, tra percezione e realtà”. La Commissione ha definito un “Documento quadro” di 26 pagine, in cui sono elencati gli obiettivi e le priorità dell’Anno, i temi che si intendono affrontare a livello comune e nazionale, il coordinamento delle azioni centrali e in ogni Stato membro, i finanziamenti riservati alle attività dal bilancio dei Ventisette. Il “Documento quadro” sottolinea, fra l’altro, che “la crisi economica e finanziaria internazionale del 2008 può avere conseguenze di lungo periodo per la crescita e l’occupazione e saranno le persone più vulnerabili nelle nostre società a risentirne probabilmente di più”. L’Anno europeo “dovrebbe quindi avere un impatto cruciale in materia di sensibilizzazione sull’esclusione sociale e di promozione dell’inclusione attiva poiché nessun paese può sottrarsi alle conseguenze di questa crisi mondiale”. Tra gli impegni definiti per i prossimi dodici mesi nell’ambito dell’Anno contro la povertà, si segnala in modo specifico la “lotta contro la povertà infantile, compresa la trasmissione intergenerazionale della povertà, nonché la povertà all’interno della famiglia, prestando un’attenzione particolare alle famiglie numerose, alle famiglie monoparentali e alle famiglie che si prendono cura di una persona a carico, nonché la povertà vissuta dai bambini negli istituti”. Sempre tra i compiti per il 2010 figurano la “promozione di mercati del lavoro inclusivi, affrontando il problema della povertà lavorativa e la necessità di rendere il lavoro redditizio”; l’eliminazione degli svantaggi in materia di istruzione e di formazione, “prestando un’attenzione particolare alle esigenze delle persone disabili”; la necessità di “garantire parità di accesso a risorse e servizi adeguati, incluso un alloggio dignitoso”, la “protezione sanitaria e sociale”. Occorre poi, afferma l’Ue, “favorire l’accesso alla cultura e alle attività ricreative”; “eliminare la discriminazione” e favorire l’inclusione sociale degli immigrati e delle minoranze etniche”; dare risposta alle esigenze “dei senzatetto e di altre categorie o persone in situazioni vulnerabili”.Sir