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UE: VERTICE DI ROMA E ORDINE DEL GIORNO DEL SUMMIT SULLA CRESCITA

Dopo la riunione dell’Eurogruppo di ieri a Lussemburgo dedicata soprattutto al caso-Grecia, l’attenzione si sposta su Roma per il vertice informale a quattro di questo pomeriggio, con Germania, Francia, Italia e Spagna che verificano possibili convergenze in vista del Consiglio europeo di Bruxelles del 28 e 29 giugno. I grandi temi in discussione restano la risposta alla crisi sul versante della crescita, il salvataggio di Atene, gli aiuti per la Spagna. Per fissare i termini delle discussioni pre summit, il presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy, ha diffuso una bozza di ordine del giorno del vertice della prossima settimana. “Il Consiglio europeo definirà gli orientamenti per stimolare la crescita e l’occupazione a breve e medio termine”, vi si legge, nell’ambito dei “brillanti” (così scrive Van Rompuy) “sforzi di risanamento in atto”. L’incontro dei capi di Stato e di governo “procederà a uno scambio di opinioni sulle misure da prendere a livello nazionale e approverà le raccomandazioni specifiche per Paese”, determinate dalla Commissione a fine maggio, “destinate a orientare gli Stati membri nelle loro riforme strutturali, nelle politiche di occupazione e nei bilanci nazionali”. Il summit dei Ventisette dovrà concordare – come chiedono a gran voce alcuni leader, preoccupati per un’eventuale “nulla di fatto” tra i 27 – “un’agenda comunitaria” per “stimolare la crescita e l’occupazione, ponendo un accento particolare sull’occupazione giovanile”. Facile intuire – come filtra dalle sedi della Commissione e del Consiglio Ue – che al vertice si discuterà ancora di fondo salva-Stati, di eurobond, del ruolo di Bce e Banca europei degli investimenti, di completamento del mercato unico, di unione bancaria, di rapporti con i partner mondiali e con i grandi competitori planetari. Connesso al tema della crescita, si svilupperà il 28 e 29 giugno anche un dibattito sul futuro Quadro finanziario 2014-2020, ovvero il bilancio pluriennale dell’Unione che dovrebbe contenere misure e azioni per gli investimenti al fine di realizzare infrastrutture, accrescere l’occupazione, stimolare il mercato interno e la ricerca scientifica. Sempre il Consiglio europeo avrà in agenda la governance di Schengen (sulla quale è aperto un contenzioso tra Consiglio stesso e Parlamento europeo), l’asilo, i temi di politica estera più urgenti. (Sir)