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UNABOMBER, LETTERA-APPELLO DEL VESCOVO DI VITTORIO VENETO PER CHIEDERE DI PORRE FINE A QUESTI GESTI

Una “lettera-appello” per chiedere di “porre fine” a “gesti” come quelli che hanno colpito la piccola Greta, la bambina di 6 anni ferita, il 13 marzo scorso, dallo scoppio di una candela in chiesa di Motta di Livenza (Tv). A scriverla è mons. Giuseppe Zenti, vescovo di Vittorio Veneto, che rivolgendosi idealmente a Unabomber esordisce: “Caro fratello o cara sorella, chiunque tu sia che hai compiuto questo gesto, forse ormai a ripetizione. Puoi avercela con il mondo intero. Ma il solo pensiero che un tuo ordigno, così accuratamente ingegnato e preparato, possa danneggiare gravemente anche un bambino, non ti fa desistere. Anche tu non sei privo di sentimenti. Magari avrai tanta rabbia. Ma forse anche tu stai provando tanta paura! La paura di lasciare qualche traccia, di essere scoperto. Pensa all’ansia, alla paura e alla rabbia che tanti genitori provano al solo pensiero che forse, dentro questo o quell’oggetto, il più strano e impensabile, si nasconde un agguato feroce per il loro figlio”.

Di qui l’appello del presule: ”Perché non ti decidi a porre fine a questi gesti che non ti fanno onore? Tu, finora, sei riuscito a sfuggire alla giustizia. Inafferrabile. Ma non sfuggi alla tua coscienza. E sono convinto che non l’hai spento del tutto”. Poi l’invito al dialogo: ”Magari un giorno potessimo parlarne, a tu per tu. E veder rinascere dentro di te il volto e l’identità di una persona umana che si è finalmente riscattata e liberata dal male che porta dentro. Finalmente libero tu dalla ferocia che ti domina i sentimenti. E libera la comunità civile da un incubo. Con il tuo agire da uomo, che sa prendersi le proprie responsabilità, impedisci che altri, al posto tuo, siano oggetti di sospetto, di illazione, di indagine. Il loro volto sociale potrebbe esserne sfregiato per sempre”.

“Attendiamo con fiducia il miracolo che questo gesto di follia da te compiuto sia l’ultimo. Senza ripensamenti”, è l’auspicio del vescovo, che in prossimità della Pasqua augura a Unabomber di “morire al tratto di malvagità che porti in cuore e risorgere come persona umana. Rispettabile”. “Anche Greta – conclude mons. Zenti – celebrerà la Pasqua con mamma e papà che in questi giorni ci hanno dato esempio di stile dignitoso e di nobiltà d’animo. Siamo tutti un cuor solo e un’anima sola con loro. Vicini con tanto affetto a tutta la famiglia di Greta e alla comunità civile ed ecclesiale di Motta”. Sir