Italia

UNITALSI, UNA PIANTA DI OLIVO PER AIUTARE CHI SOFFRE

Una piantina di ulivo, simbolo di pace e di comunione fraterna, in cambio di un’offerta indispensabile per sostenere impegni e iniziative di solidarietà: aiutare bambini, sofferenti, disabili e anziani ad affrontare le loro necessità, la malattia, la solitudine. E’ la settima giornata nazionale dell’Unitalsi (www.unitalsi.it) in programma anche in Toscana domani, sabato 1 marzo e domenica prossima, 2 marzo. Anche nella nostra regione infatti i volontari dell’associazione, nell’ambito della sesta giornata nazionale dell’Unitalsi, si mobilitano per aiutare chi soffre: dopo domani, in 100 piazze (l’elenco è disponibile sul sito dell’associazione www.unitalsitoscana.it. Per informazioni 055/2398015 oppure numero verde 800.062.026), di tutta la regione saranno a disposizione le ormai tradizionali piantine distribuite per raccogliere aiuti da destinare all’associazione. Più di 1500 volontari saranno in azione in tutte le province della Toscana. I gazebo dell’Unitalsi saranno attivi tutto il giorno: a Firenze saranno aperti in Piazza Giovanni e in molte parrocchie della città. “Spero che in molti si fermino ai nostri tavoli – spiega il presidente regionale di Unitalsi, Mario Coda Nunziante -. Per noi è importante poter avere un contatto diretto con la gente e testimoniare il nostro operato la nostra Fede. Quest’anno è un anno speciale per noi: sono trascorsi infatti 150 anni da quando la Madonna apparve a Bernadette a Lourdes”.Chi prenderà la pianta d’ulivo testimonierà un’adesione importante e ci permetterà di proseguire nel nostro cammino iniziato tanto tempo fa. Gli impegni aumentano costantemente, i nostri volontari sono davvero straordinari, ma occorrono i fondi per dar loro la possibilità di aiutare chi soffre”.  L’Unitalsi è un’associazione che conta oltre 300 mila soci in Italia e 15 mila in Toscana; oltre alla tradizionale attività di organizzazione di pellegrinaggi a Lourdes, Fatima e Loreto, nel tempo ha ampliato le occasioni di incontro e di servizio verso anziani e disabili prevedendo un programma di impegni .“Da qualche anno, oltre ai pellegrinaggi – ricorda Coda Nunziante – abbiamo realizzato iniziative di grande significato spirituale e sociale. A livello locale attraverso attività di assistenza domiciliare, organizzazione di soggiorni estivi e invernali e quant’altro necessario per superare ogni forma di emarginazione e di discriminazione verso coloro che sono ammalati e disabili”. (cs)