Uno di noi: Casini (Mpv), appello a scienziati, giuristi e politici
«Un'azione ampia e forte degli ambienti della cultura scientifica, giuridica e politica», affinché la nuova Commissione europea, che si insedierà a novembre, prenda in considerazione la petizione «Uno di Noi», con l'auspicio che essa diventi «oggetto di un serio, approfondito, dibattito nel nuovo Parlamento».
Ad auspicarla è stato Carlo Casini, presidente del Movimento per la vita (Mpv), in una conferenza stampa che si è svolta oggi a Montecitorio per protestare contro lo «stop» della Commissione europea, da poco scaduta, all'iniziativa popolare a favore del riconoscimento della dignità dell'embrione umano fin dal suo concepimento, firmata da oltre due milioni di cittadini. Il responso negativo della Commissione, arrivato il 28 maggio scorso, secondo Casini «è inaccettabile», perché «evita di esaminare i punti critici e non prende neppure in considerazione la domanda fondamentale relativa alla necessità che le istituzioni europee riconoscano il concepito come un essere umano, cioè come uno di noi fin dal concepimento». «Stiamo anche pensando a un ricorso alla Corte europea di giustizia per omessa risposta», ha annunciato Casini, lanciando un appello a tutte le forze «dell'intelligenza europea: gli scienziati che conoscono i segreti della vita, i giuristi che amano la giustizia, i politici che lavorano per il bene comune».
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