Italia

«Uno di noi»: in Italia un comitato per la raccolta delle firme

«L’iniziativa – ha spiegato il coordinatore dei lavori Carlo Casini, presidente nazionale del Movimento per la Vita – punta alla sensibilizzazione più ampia possibile del valore della tutela della vita del nascituro fin dal concepimento e quindi del raggiungimento del traguardo della sua tutela giuridica piena, con un riconoscimento europeo». Traguardo del comitato, di cui stamane sono state poste la basi, è di raccogliere un elevato numero di firme: si punta, in Italia, ad almeno 500mila, considerando che nella raccolta informale avviata da alcuni mesi le firme su moduli cartacei già pervenute al Movimento per la Vita Italiano sono oltre 35mila e quelle raccolte online circa 25mila. «L’iniziativa – ha sottolineato Casini – deve essere dell’intero ‘popolo della vita’ e non solo del Movimento per la vita e delle associazioni familiari». Durante l’incontro si è parlato del coinvolgimento della stampa cattolica, tra cui la Fisc (settimanali diocesani).

All’incontro delle aggregazioni laicali cattoliche per la campagna «Uno di noi», svolto stamane presso la sede Cei a Roma, è intervenuto anche il Segretario generale, mons. Mariano Crociata, informando i presenti di aver inviato a tutti i parroci italiani una lettera per invitarli a «offrire agli organizzatori dell’iniziativa di raccolta firme la massima collaborazione ed eventualmente a promuoverla anche autonomamente». Nella lettera si sottolinea che l’iniziativa intende chiedere all’Unione europea «la cessazione di ogni finanziamento ad attività che promuovono l’aborto nel mondo ed effettuano ricerche distruttive di embrioni umani».

«La Chiesa – prosegue il testo – si sente direttamente impegnata nella difesa della dignità umana» e «l’intento è quello di risvegliare la coscienza del popolo, salvare vita umane, indicare all’Europa la strada per ritrovare la sua anima». Il presidente del Mpv, Casini, ha sottolineato da parte sua che «l’adesione della Cei a questa campagna ha un’importanza decisiva per il coinvolgimento delle parrocchie, ma naturalmente movimenti e associazioni sono chiamati ad attivarsi al massimo livello in proprio per raggiungere coralmente l’obiettivo». Nel testo della richiesta depositato presso la Commissione Europea si sottolinea che «l’embrione umano merita il rispetto della sua dignità e integrità».