Italia

VAGNI RINGRAZIA MONTEVARCHI, LE PARROCCHIE E IL VESCOVO DI FIESOLE

Eugenio Vagni, il cooperante della Croce Rossa sequestrato per quasi sei mesi da un gruppo di terroristi nelle Filippine, ha scritto una lettera per ringraziare “tutti coloro che nei mesi del mio sequestro e durante il mio rientro in Italia e a Montevarchi sono stati vicini a me e alla mia famiglia”. “Da circa venti giorni – scrive Vagni – sono nel ‘mio’ Valdarno. E’ bello essere di nuovo nella comunità in cui sono nato e vivo da sempre. Mi sono preso un periodo di riposo: adesso, per me, è importante tornare a quel clima di normalità e ordinarietà che per sei mesi mi è mancato durante la prigionia nell’isola di Jolo, nelle Filippine. Sto trascorrendo questi giorni insieme alla famiglia in un’atmosfera di serenità e tranquillità”.“Sono rimasto profondamente colpito – continua – per la straordinaria accoglienza che il Valdarno e in particolare Montevarchi mi hanno riservato quando sono rientrato a casa. Gli abbracci, le parole della gente, il messaggio delle istituzioni, la vicinanza della stampa, il consiglio comunale straordinario e la festa in piazza Varchi che hanno segnato il mio arrivo a Montevarchi mi hanno commosso. Vorrei ringraziare tutta la città per questi momenti di gioia che mi sono stati regalati. La mia famiglia mi ha raccontato che Montevarchi e tutta la vallata hanno seguito con attenzione e preoccupazione l’evolversi del mio sequestro e hanno sperato insieme a me e a loro che la vicenda si concludesse al più presto. Inoltre che sono stati a fianco di mia moglie, dei nostri figli, dei miei fratelli e delle mie sorelle, e dei parenti creando un contesto di cordialità e amicizia”.“Toccante – sottolinea Vagni – è stata l’accoglienza a Montevarchi. Dico grazie al sindaco, Giorgio Valentini, per quanto è stato organizzato: dall’incontro con la cittadinanza alla conferenza stampa, dal consiglio comunale all’iniziativa nella piazza centrale della città. Un ringraziamento va ai rappresentanti delle istituzioni nazionali e locali che mi hanno inviato i loro messaggi di saluto in cui hanno usato parole di stima nei miei confronti e verso le iniziative promosse dalla Croce rossa internazionale. Inoltre un grazie particolare va alla delegazione della Croce rossa internazionale che mi ha accompagnato e al commissario straordinario della Croce rossa italiana, Francesco Rocca, per quanto ha detto e fatto. Un pensiero speciale desidero riservarlo al vice-sindaco di Montevarchi, Giovanni Rossi, e a tutto il personale del servizio sociale del Comune per essere stati accanto a mia moglie Khwan e ai nostri figli nei giorni del sequestro e per essersi interessati in modo così forte alla mia situazione nelle Filippine intervenendo presso le istituzioni.L’ultimo pensiero Vagni lo riserva alla comunità ecclesiale. “Particolarmente vicine – conclude – mi sono state le parrocchie di Montevarchi, attraverso la costante presenza di monsignor Pasquale Corsi e del vescovo di Fiesole monsignor Luciano Giovannetti”.