Italia
VIDEOGIOCHI, CENTRO STUDI MINORI E MEDIA: NECESSARIA UNA COMMISSIONE DI REVISIONE COME QUELLA ESISTENTE PER I FILM
Una commissione revisione videogiochi come quella già esistente per i film: la propone il Centro studi minori e media perché l’autoregolamentazione dei produttori di videogiochi è utile ma insufficiente senza un organismo di controllo indipendente. Dal 1997 ad oggi i videogiochi hanno registrato in Europa un incremento del 100%. Così Laura Sturlese, presidente del Centro studi minori e media, che ha presentato martedì scorso, assieme a Isabella Poli, direttore scientifico dello stesso Centro, l’indagine Minori in videogioco alla presidente della Bicamerale dell’infanzia, Anna Serafini. L’indagine, svolta con oltre 2000 studenti delle scuole medie inferiori e superiori di 18 città italiane ha evidenziato – continua Sturlese – la necessità di una regolamentazione del settore. I produttori europei di videogiochi hanno adottato nel 2003 il Pegi (Pan European Game Information), un sistema di classificazione dei videogiochi in base al contenuto ed all’età, ma questo non può essere un lasciapassare automatico per immettere sul mercato qualsiasi tipo di videogioco. L’urgenza di un intervento di regolamentazione afferma Poli è evidenziata dal fatto che la circolazione dei videogiochi si svolge fra i minori quasi sempre all’interno del gruppo dei pari, senza mediazione della famiglia.