Italia

Valdambra, un abbazia.. per tutti

di Luca Primavera

Nel profondo della Valdambra, a Badia a Ruoti nei pressi di Bucine, in quella zona collinare dove gli estremi colli del Chianti vanno a lambire la valle superiore dell’Arno, si trova l’abbazia di San Pietro a Ruoti. Nel corso del 2006 l’Associazione «Sichem – Crocevia dei popoli», braccio operativo della Caritas diocesana di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, ha individuato in questa splendida abbazia il luogo ideale per realizzare un insieme di attività volte a favorire inserimenti socio-lavorativi di persone con disabilità fisica e mentale. «Lo scopo originale e principale del progetto – dice Andrea Dalla Verde, vicedirettore della Caritas diocesana di Arezzo-Cortona-Sansepolcro – è quello di fornire a circa 10 persone con disabilità mentale o fisica nuove opportunità di lavoro attraverso percorsi di inclusione sociale che li facciano diventare protagonisti e partecipi della gestione della casa per ferie e delle altre attività organizzate all’interno della struttura».

Così dopo due anni di intensi lavori di ristrutturazione e ammodernamento, che prevedevano tra l’altro l’abbattimento delle barriere architettoniche, il 24 di agosto verrà ufficialmente inaugurata quella che è stata ribattezzata l’«Abbazia per tutti». Un’inaugurazione un po’speciale, in quanto l’antica dimora dei monaci camaldolesi risalente al XII secolo ospiterà per l’occasione la prestigiosa manifestazione «Calici sotto le stelle» che da anni nella provincia di Arezzo promuove i migliori vini del territorio.

Immerso nelle verdi colline della Valdambra, il complesso della Badia di Ruoti è costituito dalla chiesa, dalla cappella della Compagnia e dal convento con un suggestivo chiostro interno. La chiesa è a croce latina e la facciata ha un portico pensile risalente all’XI secolo. Al suo interno è conservata una tavola del pittore Neri di Bicci del 1472, considerata una delle più belle pale da altare dell’artista, che rappresenta nel corpo principale «L’incoronazione della Vergine» e nella lunetta superiore «L’Annunciazione».

Utilizzata per secoli come residenza dal Vescovo di Montepulciano, è passata alla diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro alla fine degli anni ’80, e oggi, l’«Abbazia per tutti», è stata trasformata in una struttura ricettiva extra alberghiera. Sono circa 30 i posti letto disponibili suddivisi in camere doppie, camerone e appartamento, 110 i posti per la sala da pranzo e 60 i posti della sala convegni. All’interno dell’abbazia è stata allestita anche una sala espositiva con i prodotti tipici dell’aretino mentre all’interno delle bellissime cantine storiche, verrà allestito un museo del vino della Valdambra.

Il progetto è stato portato avanti in collaborazione con la Caritas Italiana, la Caritas diocesana di Siena-Montalcino-Colle Val d’Elsa e gode del patrocinio della Provincia di Arezzo, del Comune di Bucine, della Camera di Commercio e della Confartigianato aretina. Per chi volesse saperne di più può visitare il sito internet www.abbaziapertutti.it.

LA SCHEDALo scopo principale del progetto è quello di fornire a delle persone con disabilità mentale o fisica opportunità di lavoro e percorsi di inclusione sociale per farle diventare partecipi della gestione commerciale della Casa per Ferie e delle altre attività organizzate dall’Associazione all’interno della struttura. Quindi i veri protagonisti di questa struttura sono alcuni ragazzi disabili residenti nel territorio circostante che, insieme agli operatori dell’Associazione, si occupano di tutte le mansioni e dei compiti per la conduzione giornaliera della Casa. Il lavoro coordinato ed organizzato dagli attori del progetto offre ai clienti un’accoglienza cordiale, un soggiorno vario ed una serie di attività diverse finalizzate a far sentire l’ospite a proprio agio e a far conoscere dal di dentro un ambiente ed uno scenario a volte estraneo e lontano. Gli ospiti non sono dei semplici “clienti” ma degli amici con i quali trascorrere un periodo fatto di comunicazione reciproca, di arricchimento umano, di ricerca comune e di allegria.