Lettere in redazione

Aeroporto di Firenze, petizione per nuova pista

Nei giorni scorsi ho visto in tv su raitre il servizio su «Report» in cui si è parlato dell’Aeroporto di Firenze e dei suoi problemi, tra i quali la futura massiccia lottizazione prevista a poca distanza dal sedime aeroportuale. Ho preso spunto così per proporre una petizione a favore della pista parallela, studiata e progettata da ADF- Aeroporto di Firenze per:

– eliminare definitivamente il problema dell’inquinamento acustico, in quanto gli aerei decollerebbero e atterrerebbero sorvolando solamente zone industriali, dando sollievo quindi agli abitanti di Brozzi, Peretola, Quaracchi (a sud) e Quinto, Sesto Fiorentino (a nord)

– risolvere il problema della sicurezza (che ad oggi è al limite, o quasi) in quanto gli aeromobili, ad esempio, non decollerebbero più in direzione Monte Morello, non avrebbero l’autostrada a pochi metri in atterraggio e non sorvolerebbero più le case ad un’altitudine molto bassa; inoltre gli aeromobili avrebbero più metri di pista a disposizione, e quindi sicuramente maggiori margini di sicurezza.

– dotare Firenze quindi di un aeroporto sicuro e adeguato alle esigenze della città e del turismo. Gradirei avere un vostro parere sulla petizione che è firmabile on line all’indirizzo http://www.petitiononline.com/FLRpista .Daniele Sansone Non ho la competenza per poter dire se l’ipotesi di una pista parallela all’autostrada Firenze-Mare sia la soluzione ottimale, anche se sono evidenti a tutti i limiti di quella attuale, orientata verso Monte Morello. Ben venga comunque la sua iniziativa se servirà a favorire un dibattito su questo tema. La Toscana sconta ritardi di decenni nel settore aeroportuale e la mancanza di scelte coraggiose. I due scali esistenti – il «Galilei» di Pisa e il «Vespucci» di Firenze – anziché muoversi in sinergia, integrandosi a vicenda, finora si son fatti la guerra, con effetti negativi per tutta l’economia toscana. E la politica sta a guardare impotente. Lo stesso presidente della Giunta regionale, Claudio Martini, pur dicendosi convinto della necessità di superare questa situazione di conflitto, ha ammesso che sarebbe difficile trovare una soluzione «attraverso un diktat della Regione Toscana», dal momento che «sui rispettivi territori e nelle categorie c’è un partito a favore e un partito contro» all’integrazione tra i due scali. Claudio Turrini