Lettere in redazione

Far dormire i barboni sotto i portici della chiesa

Propongo che ogni notte i portici di Piazza SS. Annunziata a Firenze siano adattati a dormitorio sorvegliato per i senza-tetto (vagabondi, punk, zingari, disoccupati, portatori di disagi psichici, ecc.). A Firenze i senza-tetto possono trovare abbastanza cibo, vestiario e cure mediche di base. Alcuni dormono per strada, cosí la qualità del sonno non è sufficiente, principalmente a causa dei rumori e dell’insicurezza associata al rischio di subire agressioni durante il sonno. Piazza SS. Annunziata può svolgere bene una funzione di dormitorio, perché è abbastanza silenziosa, i portici offrono un discreto riparo dalle piogge e c’è una tradizione nell’accoglienza (Spedale degl’Innocenti, Mensa San Francesco). Il dormitorio potrebbe funzionare con un regolamento (orari, perquisizioni in ingresso con sequestro d’armi, droghe ed alcolici, espulsione dei violenti e dei rumorosi) ed alcuni servizi potrebbero essere disponibili (sorveglianza armata, gabinetti, deposito di cartoni e coperte); tutto ciò potrebbe essere rimosso dalla Piazza ogni mattina.

Chi dorme per strada viola il Regolamento di Polizia Municipale (art. 55), inoltre spesso pratica l’accattonaggio, così è generalmente visto come un portatore di degrado urbano. La nostra società reagisce alle varie forme di degrado prevalentemente cercando di allontanare o punire i responsabili. Simultaneamente si diffonde la consapevolezza che l’attività d’allontanamento-punizione, seppur necessaria, non riduce le cause di comportamenti e situazioni degradanti, cosí si diffonde la rassegnazione (buonismo).Si può obiettare che sdraiarsi in Piazza sia indecoroso, ma l’aspetto indecoroso è nello sporco e disordine, solitamente associati allo sdraiarsi in pubblico, e questi limiti possono essere superati con chiare, pacate motivazioni e discussioni circa l’utilità dell’ordine e della pulizia inoltre con tempestivi interventi di contrasto da parte dei sorveglianti. Si può obiettare che un dormitorio in piazza possa attrarre senza-tetto da altre città, ma, se il dormitorio avesse successo, allora potrebbe essere ripetuto altrove, eliminando cosí l’attrazione. Si può obiettare che avviare un’amministrazione del sonno all’aperto equivalga a rinunciare all’impegno di dare un tetto ai bisognosi, ma in pratica non c’è alcuna incompatibilità fra le due politiche. Lettera firmataFirenze

L’idea è suggestiva ed ha una sua logica, ma non credo sia la soluzione migliore. Il trasformare una delle più belle piazze di Firenze in un dormitorio all’aperto per i senzatetto (pur con le accortezze proposte nella lettera), anziché favorire la loro integrazione nel tessuto sociale temo che farebbe esattamente il contrario, creando ostilità e diffidenza. Sottolineo però l’idea che soggiace alla lettera: la situazione di questi nostri fratelli che per scelta o per vicissitudini della vita si trovano a vivere per strada richiedono risposte serie ed urgenti.

Claudio Turrini