Lettere in redazione

Giovani e alcool, dati allarmanti

Caro Direttore,il Ministro Turco ha dichiarato di aver proposto di alzare il divieto di vendita degli alcolici a 18 anni, come già avviene in tutta Europa, ma alcuni colleghi di Governo l’hanno bocciato. Allora guardiamo agli altri paesi Europei solo quando ci fa comodo?Alessio Nolanindirizzo email Il 5 luglio 2006 è stata presentata a Roma la V indagine su «Italiani e l’alcool: consumo, atteggiamenti, tendenza», promossa dall’osservatorio permanente Giovani e alcool, d’intesa con la Doxa. L’indagine si sofferma tra l’altro sulle dinamiche dell’abuso in età dai 13 ai 24 anni e i dati che emergono sono preoccupanti.Possono infatti considerarsi consumatori regolari di almeno un tipo di bevanda alcolica il 17,6% dei ragazzi e ragazze nella fascia d’età 13-15. La percentuale sale al 16% nella fascia 16-19 per arrivare al 63% in quella 20-24.Anche il luogo, in cui gli alcolici vengono consumati, è indicativo: per il vino prevalgono i consumi ai pasti con i familiari, mentre la birra e i superalcolici vengono prevalentemente consumati fuori casa (bar e discoteca) in compagnia di amici e amiche. Ma in fascia giovanile si diffonde sempre più il fenomeno – già molto presente nel mondo anglosassone – del bringe drinking (bere per ubriacarsi) che consiste nel consumo di 5 bevande alcoliche nello spazio di due ore lontano dai pasti. Il 10,2% dei giovani in età compresa tra i 13 e i 24 anni lo hanno fatto almeno una volta.Il bringe è vissuto come un gioco, un’ostentata trasgressione che si consuma spesso in discoteca per far colpo sugli amici e sulle ragazze. E magari, come ha rivelato una recente trasmissione televisiva, si mescola – ed è davvero una miscela micidiale – a queste bevande una pasticca di viagra…. perché alla bisogna è fondamentale essere all’altezza!Lo smodato consumo di alcolici a lungo andare può causare gravi danni fisici e psichici e può sfociare in vera e propria dipendenza da cui è difficile uscire, come sanno bene le tante associazioni di alcolisti anonimi.Il Italia è in vigore una legge che vieta di servire e vendere alcolici ai minori di 16 anni ma, come è stato dimostrato da recenti inchieste giornalistiche, è del tutto e clamorosamente disattesa: si vendono e si servono liquori anche a dei tredicenni!Ora il Ministro della Salute, Livia Turco, di fronte alla gravità del fenomeno – non dimentichiamo che la metà degli incidenti stradali è causato dall’abuso di alcool – ha proposto di innalzare questo divieto ai minori di 18 anni. Credo però che abbia poche possibilità di essere approvato e di avere efficacia. Questo divieto, come molti altri, va contro al lassismo sempre più dilagante e soprattutto andrebbe a toccare grossi interessi, quelli stessi che hanno finora impedito una giusta regolamentazione degli orari di chiusura delle discoteche.