Lettere in redazione
La solidarietà della Coop
Sono rimasto molto amareggiato, leggendo l’intervento del sig. Della Corte su «TOSCANAoggi» dell’8 febbraio scorso. Si dà il caso che sia un assiduo lettore del settimanale, che trovo sempre ricco di spunti e di informazioni esaurienti sulla vita religiosa e istituzionale della nostra regione, ma al tempo stesso anche consigliere di una Sezione soci Coop della provincia di Firenze.
Evidentemente il sig. Della Corte risulta molto poco informato sulle attività solidaristiche che Unicoop Firenze ha intrapreso, ormai da alcuni anni, per aiutare con progetti mirati le attività umanitarie, educative, sociali e di sviluppo economico coordinate da comunità missionarie e laiche nei paesi più poveri o resi tali da persistenti conflitti. Con un cospicuo intervento finanziario vengono scelti annualmente da Unicoop Firenze dei progetti con finalità ben definite ed ubicazioni certe, affinché possano esser seguiti e verificati nel loro sviluppo e ultimati nei tempi previsti. Non mi risulta che altre catene commerciali di pari rilevanza si dedichino ad attività umanitarie di tale portata e consentano che presso i loro punti vendita si possano sottoscrivere adozioni a distanza per bambini del terzo mondo tramite Agata Smeralda, Movimento Shalom, ecc.