Lettere in redazione

Se gli islamici sognano di conquistarci

Vorrei portare una testimonianza sulla mentalità del mondo islamico. Un geometra, noto professionista carrarese, per alcuni mesi si è trovato in Irak, nel 1976, impegnato a dirigere un importante cantiere di lavoro. A Bagdad frequentava il «Circolo degli italiani» e lì ha avuto modo di conoscere diversi iracheni, fra i quali un architetto, laureato a Firenze e un medico, ambedue iracheni, fedeli seguaci naturalmente dell’Islam. E proprio da queste due persone ha potuto ascoltare, attraverso un interprete (egiziano), espressioni sconvolgenti, che spiegano tante cose circa la mentalità almeno di una certa parte del mondo islamico. Un giorno, rivolto al geometra, l’architetto, fra l’altro, ebbe a dire, conversando sui problemi del martoriato Medioriente: «Lo sai che se un mio Iman me l’ordinasse, io dovrei ucciderti?». Di fronte alla sua forte contestazione, rispose, puntando l’indice verso il contestatore: «Non dimenticare che tu sei un cane infedele!». Il professionista carrarese – è lui a raccontarlo – si alzò da tavola, andando via, e per alcuni giorni si rifiutò di incontrarlo in cantiere.

Ma c’è un altro episodio, altrettanto significativo, e questo riguarda il medico che, fra l’altro, aveva sposato una bolognese. Costui durante una conversazione, uscì con queste parole: «Voi europei non capite nulla di noi musulmani! Passeranno cento, duecento, trecento anni, noi conquisteremo l’Europa e distruggeremo gli ebrei». E dicendo questo, metteva in evidenza le dita: il pollice, l’indice e il medio.

Non vi è dubbio che da parte del fondamentalismo islamico vi è un fine portato avanti sia con il terrorismo e sia con un forte incremento demografico. Loro crescono, mentre gli occidentali diminuiscono…Lettera firmataCarrara Non darei troppo peso ad episodi del genere. Se lo immagina come potrebbero commentare gli islamici certi discorsi «leghisti» che si fanno in Italia? Il problema però esiste: il mondo occidentale e quello islamico stanno vivendo una fase di forte conflittualità. L’unico modo di uscirne è però il dialogo e il confronto, nella chiarezza e nel rispetto della propria identità. Sbagliano i fondamentalisti islamici a sognare di conquistarci, ma sbaglieremmo anche noi a illuderci di schiacciarli.Claudio Turrini