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MEDIA: BARDELLI (CORALLO), NO ALLA CONFUSIONE DI RISORSE FRA EMITTENZA NAZIONALE E LOCALE

La legge Gasparri ha definito “sistema” anche il comparto dell’emittenza locale, con il rischio però di “indebolire” a medio o a lungo termine quest’ultima, a causa della “confusione di risorse fra nazionale e locale”. Il grido d’allarme è venuto da Luigi Bardelli, presidente del Consiglio direttivo dell’Associazione Corallo, durante l’assemblea dell’organismo citato in corso a Roma. Secondo Bardelli, nell’attuale panorama mediatico “è possibile che un’esasperata logica di mercato penalizzi ancora una volta la dimensione locale”, anche se “nel caso di sviluppasse con decisione il sistema digitale terreste televisivo potrebbero aprirsi orizzonti tali da ‘costringere, grazie solo allo sviluppo tecnologico, a identificare, di fatto, specifici spazi locali”. Di qui la necessità di una “vigilanza”, soprattutto su “uno dei temi che più stanno a cuore a Corallo: la revisione del regolamento per l’attribuzione delle misure di sostegno alle tv e radio locali per il 2004”.

L’associazione Corallo (Radio televisioni libere locali) rappresenta oggi 278 emittenti di ispirazione cristiana diffuse capillarmente su tutto il territorio italiano, di cui 227 radio e 51 televisioni, 3 canali satellitari e 1 agenzia di informazione a diffusione nazionale. Il Corallo, allora Consorzio, nel 1994 è stato uno dei quattro enti fondatori della Cerc (Conferenza Europea delle Radio Cristiane),nata per esprimere le istanze della radiofonia europea presso tutte le sedi comunitarie e partecipa all’attività di Signis, l’associazione mondiale cattolica per la comunicazione, nata nel 2001. La gran parte delle emittenti radiofoniche iscritte al Corallo usufruisce dei programmi trasmessi via satellite da “InBlu” (circuito radiofonico sviluppatosi da Blusat 2000) e dalla produzione giornalistica dell’agenzia “News Press”. (Sir)