“Le organizzazioni della società civile, difesa e rafforzamento della democrazia europea”: questo il titolo di una conferenza che si terrà il 30 marzo prossimo, su iniziativa del gruppo “Organizzazioni della società civile” del Comitato economico e sociale europeo (Cese).
Si è svolta questa mattina a Gerusalemme la Via Crucis delle scuole cattoliche della città cui hanno partecipato oltre 500 studenti di 8 istituti. Organizzata dalla Custodia di Terra Santa, l’iniziativa ha assunto un particolare significato, perché si inserisce, spiegano dalla Custodia, “in un contesto di violenza e di fanatismo religioso, che ha caratterizzato la vita delle comunità cristiane degli ultimi mesi”.
“La guerra non può e non deve più essere considerata come una soluzione dei conflitti”. A ribadirlo è stato il Papa, ricevendo in udienza i partecipanti all’assemblea plenaria della Comece, in corso a Roma fino a domani.
“L’acqua non può essere oggetto di sprechi o di abusi o motivo di guerra, ma va preservata a beneficio nostro e delle generazioni future”. È l’appello del Papa, che al termine dell’udienza ha citato la Giornata mondiale dell’acqua, che si celebra oggi.
“Alla riunione straordinaria del Consiglio europeo del mese scorso abbiamo concordato di rafforzare il nostro lavoro con una serie ambiziosa di misure operative sulla migrazione e la gestione delle frontiere. In vista della nostra prossima riunione, vorrei aggiornarvi sui progressi compiuti”. Nella lettera inviata dalla presidente della Commissione Ue ai 27 leader europei, Ursula von der Leyen tratteggia ciò che, a suo giudizio, è stato compiuto sul versante migratorio.
Colpi di arma da fuoco, esplosi da ignoti, contro una scuola e un convento di suore francescane a Nazareth, mentre le suore si trovavano nella chiesa del convento durante la preghiera, il 16 marzo scorso, e domenica 19 marzo, un “attacco terroristico” avvenuto durante la liturgia domenicale “per mano di due estremisti israeliani”, alla Tomba di Maria, una delle chiese più importanti per gli ortodossi, situata di fronte alla chiesa del Getsemani, a Gerusalemme.
Cofano, “non ci rassegniamo alla guerra”
Riccardi: "Aumentare i flussi legali ed evitare le morti in mare"
“Affrontare le sfide che si pongono all’umanità, tutta insieme, significa abbandonare gli scenari di guerra e di conflitto interno che gravano, purtroppo, sui destini di tante popolazioni e progettare congiuntamente il futuro”. Lo ha affermato oggi il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento all’Università di Nairobi su “Il cambiamento climatico: una sfida comune per Africa ed Europa”.
Un appello, rivolto alle “parti in guerra”, a “rispettare i luoghi religiosi”. Si è conclusa così l’udienza di Papa Francesco, pronunciata in piazza San Pietro