“La guerra è un mostro vorace, mai sazio. La tentazione di moltiplicare i conflitti è sullo sfondo dell’avventura bellicista intrapresa da Mosca. La devastazione apportata alle regole della comunità internazionale potrebbe propagare i suoi effetti se non si riuscisse a fermare subito questa deriva”. È un passaggio del lungo discorso tenuto dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nell’emiciclo del Consiglio d’Europa a Strasburgo.
Dopo gli attentati degli ultimi due giorni a Tiraspol e Maiac, sale la paura in Transnistria, la regione separatista filorussa della Moldova. Cresce, infatti, il rischio di un allargamento del conflitto tra Russia e Ucraina. La testimonianza al Sir del parroco della capitale Tiraspol, padre Kuszman
“Prima viene stabilita la pace, meglio è, per il bene dell’Ucraina, della Russia e del mondo”. Lo ha detto oggi a Mosca il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, parlando alla stampa dopo l’incontro con il ministro degli Esteri, Sergey Lavrov.
Improvvisamente ieri pomeriggio il cielo su Chişinău si è oscurato e nuvole cariche di pioggia hanno ricoperto minacciose la città. Quasi come un segno della tensione alta che si respira qui ai confini tra la Moldova e l’Ucraina.
Video messaggio diffuso ieri dall’arcivescovo maggiore
“In questo giorno santo, pensiamo e ci preoccupiamo soprattutto di coloro che si trovano all’inferno, ma qui, sulla terra. I nostri pensieri e le nostre preghiere vanno specialmente a quelle città e villaggi ucraini che sono assediati dagli occupanti".
“Questa è una guerra che non avrà vincitori di nessun genere, non c’è alcuna possibilità che da questo conflitto qualcuno esca vincitore”. Ne è convinto Fulvio Scaglione, per anni corrispondente da Mosca, commentando al Sir l’invasione russa in Ucraina che ormai si prolunga da due mesi.
L’urgenza della risoluzione del conflitto armato in Ucraina, la proposta di Rondine per sensibilizzare i Governi alla formazione di futuri leader di pace con la campagna “Leaders for Peace” fino allo spirito del francescanesimo come luce per rinnovare l’impegno per la pace, i temi dell’incontro
Nessun viaggio a Kiev e nessun incontro con Kirill. È quanto lascia intendere il Papa, in un’ intervista al quotidiano spagnolo La Nación
“Siamo venuti a toccare le ferite della città di Chernihiv”. Con queste parole, S.B. Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, ha spiegato le ragioni della visita ieri a Chernihiv dove ha incontrato l’Amministrazione militare regionale di Chernihiv, il monastero dei Padri Redentoristi, la parrocchia e l’unità militare di Slavutych.