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AMNESTY INTERNATIONAL: ISRAELIANI E PALESTINESI COLPEVOLI PER LA MORTE DI BAMBINI INNOCENTI

Israeliani e palestinesi si sono macchiati del medesimo orrendo crimine: dopo l’inizio della Seconda Intifada (28 settembre 2000) hanno permesso impunemente la morte di bambini innocenti. La grave denuncia arriva da Amnesty International. In un rapporto reso pubblico ieri, l’organizzazione per i diritti umani con sede a Londra afferma che entrambe le parti coinvolte nel conflitto mediorientale hanno incoscientemente incoraggiato questo tipo di ‘omicidi’, ognuna con modalità proprie. Israele per non aver fermato le brutalità dei suoi soldati, accusati di aver spesso reagito con le armi ai lanci di pietre dei ragazzi palestinesi ai check-point o nelle città della Cisgiordania. I palestinesi, da parte loro, sono accusati di non aver fermato i gruppi armati responsabili degli attentati suicidi, che spesso hanno mietuto vittime tra i più giovani.MisnaIl dossier, dal titolo “Uccidendo i bambini: i bambini nel mirino”, stigmatizza il coinvolgimento dei più piccoli in questo conflitto, sottolineando che sono proprio loro “a pagare il tributo più pesante”. Le cifre corroborano questo quadro: oltre 250 bimbi palestinesi e 72 israeliani hanno perso la vita in questo periodo. Tra le tante storie che hanno tragicamente avuto come vittime i bambini, Amnesty ricorda la morte di “Dina Matar, di due mesi, e Ayman Matar, di 18 mesi, che erano tra i nove bambini uccisi il 22 luglio di quest’anno quando un F-16 israeliano ha sganciato una bomba da una tonnellata su una zona densamente popolata di Gaza”.

Sull’altro fronte, l’organizzazione rammenta l’attentato suicida di un kamikaze che “si è fatto esplodere in mezzo ad un gruppo di ragazzi che attendevano di entrare nel night club Dolphinarium di Tel Aviv: 12 delle 21 persone rimaste uccise avevano meno di 18 anni”. Di fronte a tali crimini, Amnesty alza la voce e lancia un appello ai governanti israeliani e palestinesi: “Ce ne sono abbastanza di ragioni e scuse inaccettabili – si legge ancora nella relazione – per questo sia il governo di Israele che l’Autorità palestinese devono agire con celerità e fermezza per indagare sull’uccisione di ogni bambino ed assicurare che tutti i responsabili di questi crimini siano consegnati alla giustizia”.

Nessuna reazione, per ora, dal governo di Israele, mentre il ministro degli interni Saeb Erekat, che è anche il capo dei negoziatori, ha definito ‘ingiuste’ le critiche rivolte all’Anp da Amnesty. “L’Autorità palestinese – ha detto – ha sempre condannato tutti gli attacchi contro civili israeliani, non solo bambini”.