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Acs: a Quaresima «sosteniamo i cristiani rimasti in Iraq‏»

«Sosteniamo i cristiani rimasti in Iraq‏»: è questo l’invito che «Aiuto alla chiesa che soffre» (Acs) lancia per la prossima Quaresima, anticipato dalla Giornata mondiale di preghiera e digiuno per la pace in Siria e in Iraq fissata per il 10 febbraio, Mercoledì delle Ceneri e che porta  il titolo: «Porterai la loro Croce per un giorno? Nel mercoledì delle Ceneri prega e digiuna per Iraq e Siria».

Nelle settimane di Quaresima Acs ha predisposto una serie di progetti a sostegno dei cristiani iracheni ridotti ormai a soli 250mila fedeli. «La prima settimana – fa sapere la fondazione di diritto pontificio – sarà dedicata all’aiuto dei bambini di Aqra, la seconda all’assistenza delle famiglie cristiane a Kirkuk e la terza sosterrà la formazione in materie religiose ad Ankawa». Da inizio marzo fino alla fine della periodo quaresimale l’attenzione sarà per «la salvaguardia della fede cristiana dei giovani a Erbil»;» il sostegno della vita quotidiana nei campi profughi di Baghdad»; ed infine si proverà a «garantire una vita dignitosa nel villaggio padre Werenfried ad Ankawa. «Sono stati gli stessi vescovi, sacerdoti e suore della Chiesa locale – spiega Acs – a indicarci gli aiuti umanitari per le famiglie cristiane che, costrette a fuggire dalle loro case, vivono nei campi-profughi e gli aiuti pastorali a difesa del Cristianesimo». È possibile prendere parte alla campagna anche attraverso i social network, utilizzando gli hashtag #fastandpray #carrythecross e #AshWednesday. Dall’inizio della crisi siriana nel marzo 2011, Aiuto alla Chiesa che soffre ha realizzato progetti a sostegno della popolazione di Siria e Iraq per un totale di 27 milioni e 670mila euro.