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Attentati sventati in Francia: vescovi, «Le chiese resteranno luoghi aperti a tutti»

«I cattolici non cederanno alla paura». Si intitola così una nota della Conferenza episcopale francese diffusa all’indomani dell’arresto di un presunto terrorista che stava progettando di colpire chiese cattoliche nel Val-de-Marne, regione a sud dell’Île-de-France.

L’arresto di domenica – scrivono i vescovi – crea «un clima di tensione e ansia. La Conferenza episcopale di Francia lancia innanzitutto un appello a mantenere la calma: «Le minacce terroristiche hanno per scopo proprio quello di seminare la paura ma i cattolici non vi cederanno». I vescovi fanno quindi sapere che allo stato attuale dell’inchiesta, gli inquirenti sono dell’avviso che si tratti di una iniziativa isolata, e ciò costituisce un motivo in più per non allarmarsi. A questo proposito la Conferenza episcopale esprime la sua gratitudine alle più alte autorità dello Stato e ricorda che da gennaio, in seguito agli attentati di Parigi, la Chiesa in Francia è in stretto e regolare legame con l’ufficio del ministero dell’interno incaricato della protezione dei luoghi di culto. Questa collaborazione si esprime concretamente con la protezione e la sorveglianza di 200 chiese ed una vigilanza particolare è riservata a parroci e parrocchie mentre i vescovi delle loro diocesi sono in stretto rapporto con i prefetti.

Al momento attuale quindi, la Conferenza episcopale dei vescovi di Francia «ritiene prematuro chiedere un rafforzamento dei luoghi di culto cattolici. La parte del piano Vigipirate relativo a questa protezione potrà evolvere solo nel caso e in un quadro di concertazione con il ministero dell’Interno». «Riguardo le chiese – prosegue la nota –, la Conferenza dei vescovi tiene a precisare che devono restate luoghi aperti, luoghi di accoglienza, in conformità con lo spirito della religione cattolica. In un contesto oggi segnato dai drammi vissuti dai cristiani di Oriente – e in particolare dopo le esecuzioni dei cristiani etiopi domenica scorsa – la Conferenza dei vescovi di Francia ricorda l’importanza di cercare, intrattenere, ampliare il dialogo interreligioso e non chiudersi in atteggiamenti di sfiducia. È solo con il dialogo e con la conoscenza reciproca che si potrà costruire una società di pace e di libertà».