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Attentato a Nizza, Papa Francesco: «la violenza cieca ha ancora colpito»

Dopo le prime dichiarazioni riportate stamani dal portavoce vaticano, Papa Francesco ha inviato un telegramma di cordoglio al vescovo di Nizza. Nelle chiese francesi domenica 17 si pregherà per le vittime. La ferma condanna del card. Bagnasco e delle Chiese europee.

Il Papa ha inviato oggi un messaggio di cordoglio per le vittime dell’attentato avvenuto ieri sera a Nizza. «Mentre la Francia stava celebrando la sua festa nazionale – si legge nel telegramma inviato dal segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin, al vescovo di Nizza, monsignor André Marceau – la violenza cieca ha ancora colpito il Paese a Nizza, facendo numerose vittime tra cui dei bambini». «Condannando di nuovo tali atti», il Papa esprime «la sua profonda tristezza e la sua vicinanza spirituale al popolo francese» e affida «alla misericordia di Dio le persone che hanno perduto la vita e si unisce di cuore al dolore delle famiglie in lutto». Francesco, inoltre, esprime solidarietà «alle persone ferite, e a tutti coloro che hanno contribuito ai soccorsi, domandando al Signore di sostenere ciascuno in questa prova». «Implorando da Dio il dono della pace e della concordia», il Papa infine invoca sulle «famiglie provate» e su «tutti i francesi» la benedizione divina.

Vescovi francesi: «Barbarie inaccettabile». «Questa tragedia va ad aggiungersi alla triste lista degli atti terroristici che gettano nel lutto il nostro Paese e altri Paesi del mondo da parecchi mesi. Qualsiasi ne sia la matrice, questa barbarie è inaccettabile, intollerabile. Il nostro Paese è stato colpito a morte proprio mentre viveva un momento di unità nazionale. Più che mai la solidarietà nazionale deve essere più forte del terrorismo». Reagiscono così i vescovi francesi al tragico attentato di Nizza che ha scosso la Francia proprio nel giorno in cui il Paese stava celebrando la sua festa nazionale. L’attacco, scrivono i vescovi in un comunicato diffuso questa mattina, ha provocato la morte di 84 persone «colpendo ciecamente uomini, donne e bambini». «La Conferenza episcopale di Francia si unisce pienamente al dolore dei cari e delle famiglie delle vittime», aggiungono i vescovi che assicurano preghiere. Monsignor Georges Pontier, presidente della Conferenza episcopale, ha quindi invitato tutti i cattolici di Francia a pregare in modo particolare per le vittime di Nizza nella messa di domenica 17 luglio.

Card. Bagnasco: «Non cedere alla paura». «Certamente bisogna alzare il livello di guardia, attenzione e vigilanza per quanto umanamente possibile, ma non bisogna cedere alla paura che è un sentimento che smarrisce ulteriormente, non suggerisce delle buone soluzioni e comportamenti corretti e adeguati, anche per situazioni complesse e difficili come queste». Lo ha detto il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, commentando l’attentato di Nizza.

«Questo ennesimo episodio di violenza, terrore, follia omicida – ha aggiunto il card. Bagnasco – s’inserisce in un contesto generale che deve destare e desta preoccupazioni e delle riflessioni comunitarie non soltanto di una città o di un Paese ma sempre più dell’Europa. L’Europa non deve assolutamente scoraggiarsi ma continuare a credere in se stessa e allo stesso tempo deve ripensare meglio se stessa, anche sotto la spinta di queste ulteriori minacce al continente europeo e ai suoi valori fondamentali». «Desidero esprimere a nome mio e dei vescovi italiani – ha sottolineato il card. Bagnasco – la più grande vicinanza al popolo francese e a Nizza in particolare. La nostra preghiera va per le vittime e i loro familiari segnati da questo profondo dolore».

Il dolore e lo choc delle Chiese europee per l’ennesimo e «indiscriminato atto di violenza su persone innocenti» che si è consumato ieri notte a Nizza. In un comunicato diffuso questa mattina, la Conferenza delle Chiese europee – organismo ecumenico che da Bruxelles riunisce tutte le Chiese di tradizione protestante, ortodossa e anglicana del continente – fa notare come l’attacco di Nizza sia avvenuto all’indomani di altri recenti e mortali attentati in Iraq, Siria, Bangladesh, Libia, Somalia. «La violenza di ieri – scrive la Cec – è simbolica in quanto è avvenuta il 14 luglio, giorno in cui la Francia celebrava la presa della Bastiglia e in cui i cittadini francesi commemoravano l’inizio della Rivoluzione Francese. In questo anniversario, siamo più che mai coscienti dell’eredità lasciata dal XVII secolo che promuove i valori dell’uguaglianza, della legalità e uno Stato che lotta per garantire a tutte le religioni pari diritti».

«Come Chiese e uomini di fede – commenta il segretario generale della Cec, Heikki Huttunen – dobbiamo chiederci: qual è il nostro ruolo? In che modo questa tragedia ci sta sfidando’». «Attraverso sforzi di pace e riconciliazione – prosegue la Cec – noi, Chiese in Europa, dobbiamo perseverare nel coltivare un’atmosfera di fiducia e di accoglienza con tutte le persone di fede e di buona volontà». La Cec invita tutti a «continuare e rafforzare gli sforzi a costruire società in cui tutte le persone possano sentirsi al sicuro e accolte». Anche il Consiglio mondiale delle Chiese ha espresso il cordoglio per le vittime e assicura preghiere. Ma lancia – attraverso le parole del suo segretario generale, Georges  Lemopoulos – un appello perché al «brutale attacco» si risponda con una «azione positiva» in «spirito di unità» affinché «nessuna comunità di minoranza possa diventare ora il capro espiatorio dei crimini di pochi».