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Attentato di Parigi: card. Tauran e imam, mondo in pericolo senza libertà di espressione

«Senza libertà d'espressione, il mondo è in pericolo»: lo scrivono in una nota congiunta il cardinale francese Jean-Louis Tauran, presidente del pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, e un gruppo di quattro imam francesi presenti a Roma in questi giorni.

La riunione, prevista da tempo, è caduta il giorno dopo l’attentato a Charlie Hebdo a Parigi e si è trasformata nell’occasione di un comunicato per ribadire l’importanza del dialogo tra Vaticano e islam e, al contempo, per invitare i mass media a «offrire una informazione rispettosa delle religioni, dei loro seguaci e delle loro pratiche, favorendo così una cultura dell’incontro».

«Mentre si conclude l’incontro romano di quattro imam di Francia, che hanno partecipato con una delegazione della conferenza episcopale francese all’udienza generale di ieri – si legge nel comunicato diffuso a inizio del pomeriggio dalla sala stampa della Santa Sede – i partecipanti, scioccati dall’odioso attentato che, il 7 gennaio 2015, ha colpito la sede della pubblicazione “Charlie Hebdo”, desiderano ancora una volta associarsi alle parole pronunciate ieri e questa mattina da Papa Francesco per denunciare la crudeltà e la violenza cieca. Come lui, invitiamo i credenti a manifestare con l’amicizia e la preghiera la loro solidarietà umana e spirituale verso le vittime e le loro famiglie. In queste circostanza, è bene ricordare che senza libertà d’espressione, il mondo è in pericolo: è imperativo – prosegue la nota citando le parole del Papa diffuse ieri dalla sala stampa vaticana – “opporsi con ogni mezzo al diffondersi dell’odio e di ogni forma di violenza, fisica e morale, che distrugge la vita umana, viola la dignità delle persone, mina radicalmente il bene fondamentale della convivenza pacifica fra le persone e i popoli, nonostante le differenze di nazionalità, di religione e di cultura”. I responsabili religiosi sono chiamati a promuovere sempre più una “cultura della pace e della speranza”, capace di vincere la paure e costruire ponti tra gli uomini. Considerando l’impatto dei mezzi di comunicazione, invitano i responsabili a offrire una informazione rispettosa delle religioni, dei loro seguaci e delle loro pratiche, favorendo così una cultura dell’incontro. Il dialogo intereligioso rimane la sola via da percorrere insieme per dissipare i pregiudizi».

Firmano la dichiarazione insieme al cardinale Jean Louis Tauran e a mons. Michel Duboust della conferenza episcopale francese, gli imam Tareq Oubrou, Azzedine Gaci, Mohammed Moussaoui e Djelloul Seddiki, oltre al sacerdote francese Christophe Roucou responsabile dei rapporto con l’islam per l’episcopato d’oltralpe.