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Attentato in Francia: Hollande, «forte emozione, ma bisogna reagire». Presidente lascia il Consiglio Ue

(Sir Europa – Bruxelles) - «Proviamo una forte emozione, ma questa da sola non basta. Occorrono azione, prevenzione, dissuasione». Conferenza stampa fuori programma a Bruxelles, nella sede del Consiglio europeo, da parte di François Hollande, presidente francese.

Appena giunta la notizia dell’attentato a Saint-Quentin-Fallavier, a Isère, non lontano da Lione, Hollande ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa presente al vertice per poi ripartire immediatamente verso Parigi. Hollande non si è soffermato sui particolari dell’accaduto; i dati precisi saranno riferiti dal ministro dell’Interno, che si sta recando sul posto. Il capo di Stato ha però affermato che occorre difendere i valori democratici, senza «cedere alla paura», cercando di essere all’altezza delle circostanze, «senza creare inutili divisioni» nel Paese. Ha quindi insistito sul tema della sicurezza per i cittadini francesi (il Consiglio europeo in mattinata era chiamato proprio a discutere di sicurezza e lotta al terrorismo). Lo stesso Hollande ha invitato inoltre alla «prudenza» «prima di puntare il dito» contro eventuali responsabili. L’attentato è avvenuto in mattinata, a una fabbrica di bombole di gas. È stato trovato un cadavere decapitato, accanto al quale – riferiscono fonti francesi – sono state ritrovate scritte in arabo inneggianti all’Isis. Numerosi i feriti. Lo stesso Holland ha confermato che è stato fermato un sospetto. Nel pomeriggio a Parigi è convocato un vertice sulla sicurezza nazionale.