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Bilancio Ue: 148 miliardi per il 2019. Investimenti per crescita, sicurezza e istruzione. Oettinger, «valore aggiunto per i cittadini»

(Bruxelles) Manca solo il via libera finale del Parlamento europeo (settimana prossima in plenaria a Strasburgo) e del Consiglio, e il bilancio Ue 2019 sarà definitivamente approvato e poi operativo. L'accordo raggiunto tra le due autorità di bilancio (appunto Europarlamento e Consiglio dei ministri Ue) segue una lunga trattativa sviluppatasi mesi fa dopo la proposta di bilancio, che spetta alla Commissione.

Il bilancio per il prossimo anno prevede 165,8 miliardi di euro di stanziamenti di impegno (ovvero gli importi autorizzati in un determinato anno) e 148,2 miliardi di euro di stanziamenti di pagamento (cioè i finanziamenti che saranno effettivamente erogati). Günther H. Oettinger, commissario per il bilancio, oggi ha dichiarato: «L’accordo raggiunto dimostra che, restando uniti, possiamo produrre il valore aggiunto richiestoci dai nostri cittadini. Il prossimo obiettivo è il nostro bilancio a lungo termine per il periodo dopo il 2020 e mi auguro che lo spirito costruttivo e il pieno coinvolgimento di tutte e tre le istituzioni che hanno contrassegnato i negoziati per il bilancio 2019 saranno mantenuti nelle trattative a venire. Sarà nostro dovere impegnarci in vista di una sua tempestiva adozione, che consenta di non penalizzare gli scienziati, gli studenti, le imprese, gli agricoltori e le regioni dell’Ue». Tra gli investimenti finanziati figurano il sostegno alla crescita e a lavoro, sicurezza, istruzione e ricerca.

Tra gli elementi principali del bilancio Ue 2019 si possono sottolineare varie linee di investimento. Quasi la metà dei fondi – 80,5 miliardi di euro in stanziamenti di impegno – sarà «destinata a stimolare l’economia, l’occupazione e la competitività in Europa»; a titolo di esempio, 12,3 miliardi (+10% rispetto al 2018) saranno erogati al programma per la ricerca e l’innovazione Orizzonte 2020 e 3,8 miliardi a sostegno delle reti infrastrutturali attraverso il meccanismo per collegare l’Europa. Altri 57,2 miliardi di euro, messi a disposizione tramite i fondi strutturali e d’investimento europei, «contribuiranno a ridurre – segnala l’Ue – le disparità economiche, sia a livello nazionale sia tra gli Stati membri».

L’Ue sosterrà i giovani in vari modi: 2,8 miliardi di euro saranno destinati nel 2019 all’istruzione tramite il progetto Erasmus+ (+20% rispetto al 2018); il Corpo europeo di solidarietà «permetterà di svolgere attività di volontariato o lavoro nell’ambito di progetti nel proprio Paese o all’estero grazie allo stanziamento di 143 milioni». Ulteriori 350 milioni, resi disponibili mediante l’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile, saranno «destinati a sostenere i giovani nelle regioni caratterizzate da un alto tasso di disoccupazione». Gli agricoltori europei beneficeranno di 59 miliardi di euro destinati al sostegno alle produzioni agricole, all’allevamento e alla tutela ambientale.