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Brasile. incendio in discoteca, il cordoglio della Chiesa

«Vicinanza spirituale e solidarietà» è stata espressa dal card. Raymundo Damasceno Assis, presidente dei vescovi brasiliani, ai familiari delle 232 giovani vittime (oltre 130 feriti) dell'incendio che la notte scorsa ha distrutto una discoteca nel sud del Brasile, a Santa Maria, un importante polo universitario 300 km a ovest di Porto Alegre, capitale dello Stato di Rio Grande do Sul. Telegramma del Papa.

Le fiamme si sono sviluppate intorno alle 2 del mattino (le 5 in Italia) al Kiss, un nightclub sempre affollato, che al momento del fatto – secondo le prime informazioni – ospitava circa 2mila persone.

Il cardinale si è unito al cordoglio espresso subito dopo la tragedia dal vescovo di Santa Maria (Rs), mons. Hélio Adelar Ruper, che ha invitato a «non perdere la speranza» e a «guardare a Gesù Cristo, fonte della vita. Preghiamo per i defunti, le loro famiglie e tutta la società che soffre per questa tragedia».

Intanto ieri pomeriggio migliaia di giovani si sono riuniti, a Rio de Janeiro, città che ospiterà la prossima Gmg (23-28 luglio), per una messa in suffragio delle vittime.

La celebrazione è stata presieduta dall’arcivescovo di Rio e presidente del Comitato organizzatore locale della Gmg, dom Orani João Tempesta che ha esortato i giovani a pregare per i loro amici morti a Santa Maria, per i feriti e le famiglie.

«Profondo cordoglio» e «partecipazione al dolore di quanti sono in lutto». Così Benedetto XVI in un telegramma di cordoglio inviato oggi a mons. Hélio Adelar Rubert, arcivescovo di Santa Maria in Brasile. Il Santo Padre si dice «costernato per la tragica morte di centinaia di giovani». A nome del Pontefice, il card. Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano, scrive: «Nell’affidare a Dio, Padre di misericordia, i defunti, il Santo Padre invoca il conforto e la guarigione dei feriti, il coraggio e la consolazione della speranza cristiana per tutti coloro che sono stati colpiti dalla tragedia ed invia, a quanti soffrono e ai soccorritori, una confortante benedizione apostolica».