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Burundi, rischio guerra civile: «la legna per il grande incendio è già sul braciere»

«Viviamo direttamente sulla nostra pelle i timori espressi dalla comunità internazionale sulla situazione nel nostro Paese, perché vediamo ogni giorno i cadaveri di persone uccise durante la notte qui a Bujumbura come in altre aree del Burundi» dicono all’Agenzia Fides fonti della Chiesa da Bujumbura, la capitale del Burundi, in preda ad una gravissima crisi a causa del contestato terzo mandato del Presidente Pierre Nkurunziza.

«Anche questa mattina hanno trovato i corpi di due persone mentre, come quasi tutte le notti, si sono udite sparatorie in diversi quartieri della capitale» dicono le nostre fonti, che non citiamo per motivi di sicurezza. «La situazione è veramente esplosiva, anche perché il governo ha lanciato un ultimatum che scade sabato 7 novembre ai gruppi dell’opposizione perché depongano le armi, altrimenti verranno disarmati con la forza, usando tutti i mezzi a disposizione della polizia e dell’esercito».

«La gente si sta spostando in massa in altri quartieri da quelli dove più forte è la contestazione di Nkurunziza, per timore di quello che potrà accadere alla scadenza dell’ultimatum» dicono le fonti. «Questo avviene anche in provincia dove aumenta il numero degli sfollati».

«Daltronde è futile disarmare l’opposizione armata se non si risolvono le cause reali del conflitto, attraverso il dialogo. Se pure si riescono ad effettuare grandi sequestri di armi, tra un mese ne arriveranno altre, dato che viviamo in una regione che ne è piena» commentano le nostre fonti.

Sia l’Unione Africana sia l’International Crisis Group hanno lanciato l’allarme sul rischio imminente che la crisi esploda in una vera e propria guerra civile. «Il fatto è che accanto all’esercito regolare, che è diviso al suo interno, ci sono milizie fedeli al Presidente che stanno sempre più prendendo piede, affiancandosi alla polizia e all’esercito, mentre dall’altra parte ci sono bande e milizie dell’opposizione armata. La legna per far esplodere un grande incendio è già collocata sul braciere» concludono le fonti di Fides.