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CONFLITTI DIMENTICATI: CARITAS ITALIANA, NEL TERZO MILLENNIO 93% DI VITTIME CIVILI

In questo inizio di millennio il 93% delle vittime di guerra sono stati dei civili, un dato che ribalta la situazione di cinquant’anni fa in cui ad ogni militare morto corrispondeva una vittima civile. E’ uno dei dati che emergono dalla ricerca sui conflitti dimenticati nel mondo curata dalla Caritas italiana in collaborazione con Famiglia Cristiana e Il Regno (di cui a breve uscirà una pubblicazione rivista e aggiornata edita da Feltrinelli), presentata durante il seminario “Conflitti dimenticati o informazione globale?”, tenutosi a Roma.

Dal dopoguerra ad oggi sono state 25 milioni le persone morte in tutto il mondo durante conflitti, tra cui 2 milioni di bambini. Lo scorso anno si sono svolte 25 guerre, ossia un Paese su 4 nel mondo, la maggior parte guerre civili interne in Africa (19) e Asia (16), per questioni legate soprattutto ad interessi economici (risorse energetiche, pietre preziose, acqua). Oltre 35 milioni di persone hanno subìto espulsioni forzate (12 milioni di rifugiati e 25 milioni di sfollati interni). La ricerca ha indagato anche il grado di dimenticanza di alcuni conflitti da parte degli italiani (sono stati presi ad esempio quelli in Guinea Bissau, Colombia, Angola, Sierra Leone, Sri Lanka): il 26% del campione (e il 31% dei cattolici praticanti) non sa dire dove sono attualmente le guerre nel mondo (tranne i casi più noti in Kosovo, Palestina, Afghanistan).

Tra le fonti informative sui conflitti il 60% indica la televisione e la radio, il 28% i giornali e le le riviste. E solo il 6% dei cattolici attribuisce alla parrocchia un ruolo d’informazione e documentazione su questi temi. Il 47% del campione giudica comunque insufficiente l’informazione fornita dai mass media, soprattutto dalla televisione.Sir