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COSTITUZIONE EUROPEA: NELLA BOZZA MANCA RIFERIMENTO ALLE RADICI CRISTIANE. PERPLESSITÀ DI CEC E COMECE

Il Presidium della Convenzione europea ha approvato la bozza del preambolo del futuro Trattato costituzionale dell’Unione europea. Nel testo manca un riferimento esplicito alle radici cristiane dell’Europa.Il reverendo Rudiger Noll direttore della Commissione Chiesa e Società della Cec, Conferenza delle Chiese europee (ortodossi, protestanti, anglicani, vetero-cattolici) e mons. Noel Treanor, Segretario Generale della Commissione degli Episcopati della Comunità europea (Comece) hanno rilasciato al riguardo questa dichiarazione.“Il Presidium propone un preambolo alla Costituzione che riconosce in modo inclusivo il contributo dell’eredità religiosa dell’Europa – di cui il cristianesimo è la parte maggioritaria – specificando i valori comuni che sono alla base del processo di integrazione europea. Un’Europa che disconoscesse il suo passato, che negasse il fatto religioso, e che non avesse alcuna dimensione spirituale risulterebbe decisamente impoverita rispetto all’ambizioso progetto che mobilita le sue energie: costruire l’Europa di tutti. Noi rinnoviamo l’invito ai membri della Convenzione perché trovino ispirazione e coraggio nel corso delle prossime settimane nelle quali lavoreranno in vista di un consenso finale. E nella stessa misura incoraggiamo i capi di Stato e di Governo dell’Unione europea a rivolgere un segno forte ai cittadini europei irrobustendo le Istituzioni della futura Unione in modo equilibrato”.Sir

Ecco il testo del Preambolo approvato mercoledì 28 maggio dal Presidium della Convenzione Europea:

La nostra Costituzione si chiama democrazia perché il potere non è nelle mani di una minoranza,ma del popolo tutto interoTucidide II, 37

Consapevoli che l’Europa è un continente portatore di civiltà; che i suoi abitanti, giunti a ondate successive fin dagli albori dell’umanità, vi hanno progressivamente sviluppato i valori che sono alla base dell’umanesimo: uguaglianza degli esseri umani, libertà, rispetto della ragione;

Ispirandosi ai retaggi culturali, religiosi e umanistici dell’Europa i quali nutriti dapprima dalle civiltà greca e romana, segnati dallo slancio spirituale che ha attraversato l’Europa, e continua ad essere presente nel suo patrimonio, e successivamente dalle correnti filosofiche del secolo dei lumi, hanno ancorato nella vita della società la sua percezione del ruolo centrale della persona umana, dei suoi diritti inviolabili e inalienabili e del rispetto del diritto;

Convinti che l’Europa, ormai riunificata, intende proseguire questo percorso di civiltà, di progresso e di prosperità per il bene di tutti i suoi abitanti, compresi quelli più fragili e bisognosi;

che essa vuole restare un continente aperto alla cultura, al sapere e al progresso sociale; che desidera approfondire il carattere democratico e trasparente della sua vita pubblica e operare a favore della pace, della giustizia e della solidarietà nel mondo;

Persuasi che i popoli dell’Europa, pur restando fieri della loro identità e della loro storia nazionale, sono decisi a superare le antiche divisioni e, uniti in modo sempre più stretto, a forgiare il loro comune destino;

Certi che, “unita nella sua diversità”, l’Europa offre loro le migliori possibilità di proseguire, nel rispetto dei diritti di ciascuno e nella consapevolezza delle loro responsabilità nei confronti delle generazioni future e della Terra, la grande avventura che fa di essa uno spazio privilegiato della speranza umana;

Riconoscenti ai membri della Convenzione europea di aver elaborato la presente Costituzione a nome dei cittadini e degli Stati d’Europa,[I quali, dopo avere scambiato i loro pieni poteri, riconosciuti in buona e debita forma, hanno convenuto le disposizioni che seguono:]

Il sito ufficiale della Convenzione europea (con tutti i documenti del Trattato)