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CRISI USA-IRAQ: MONS. TAURAN, LA GUERRA È UN CRIMINE, RISPETTARE LE RISOLUZIONI ONU

“Una guerra di aggressione costituirebbe un crimine contro la pace”, e “solo il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite potrebbe decidere” che la posizione dell’Iraq “costituisce una minaccia per la pace”. A sintetizzare in questi termini l’atteggiamento vaticano sulla crisi Usa-Iraq è stato oggi mons. Jean Louis Tauran, segretario della Santa Sede per i Rapporti con gli Stati, nel corso di un incontro svoltosi a Roma all’Idi (Istituto dermopatico dell’Immacolata), per iniziativa della Provincia italiana della Congregazione dei Figli dell’Immacolata concezione. “Il diritto internazionale – ha detto Tauran – non conosce il concetto di un ‘nuovo ordine mondiale’, che permetterebbe il ricorso unilaterale alla forza da parte di alcuni Stati” per il rispetto delle regole di convivenza pacifica tra i popoli. “Il diritto internazionale – ha poi aggiunto facendo riferimento all’articolo 2, paragrafo 4, della “Carta” dell’Onu – ha messo fuori legge la guerra”, stabilendo che “la minaccia o l’uso della forza sono proibiti”, e richiamando gli Stati membri al “dovere” di “risolvere pacificamente i loro conflitti”. “Una guerra di aggressione – ha spiegato il “ministro degli Esteri” vaticano – costituirebbe una minaccia contro la pace”, visto che “la legittima difesa presuppone l’esistenza di un’azione armata previa”.

Il Consiglio di sicurezza, per l’esponente vaticano, “ha la responsabilità principale del mantenimento della pace e della sicurezza. Nessuna regola del diritto internazionale autorizza uno o più Stati a ricorrere unilateralmente all’uso della forza per cambiare il regime di uno Stato, magari perché possiede armi di distruzione di massa. Solo il Consiglio di sicurezza – ha puntualizzato Tauran – potrebbe decidere” che la posizione dell’Iraq “costituisce una minaccia per la pace. Ma ciò non significa – ha precisato subito dopo – che l’uso della forza sia l’unica risposta adeguata o possibile”. Riguardo ad una eventuale “missione” della Santa Sede a Washington, Tauran ha risposto:” Ancora no, non è all’ordine del giorno”. E sui “venti di guerra”, ha commentato: “Ci sono ancora spiragli di speranza e di azione”. Sir