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Cancun, mons. Marx: conclusione vergognosa

Il giudizio di mons. Reinhard Marx, vescovo di Treviri e presidente della Commissione Justitia et Pax tedesca sulle trattative Wto.

“I Paesi ricchi non sono stati disponibili a comprendere seriamente gli interessi dei Paesi in via di sviluppo. Purtroppo, questa è la vergognosa conclusione che si deve trarre dalle trattative Wto a Cancún in Messico”: questa l’affermazione di mons. Reinhard Marx, vescovo di Treviri e presidente della Commissione Justitia et Pax tedesca, pronunciatosi sul fallimento dei negoziati dell’Organizzazione mondiale del commercio. Il vertice, svoltosi tra il 10 e il 14 settembre, ha visto i Paesi poveri contrapporsi ad Europa e Usa e l’abbandono del tavolo delle trattative da parte delle delegazioni africane e di parte di quelle asiatiche. I Paesi in via di sviluppo si sono inoltre dichiarati contrari ad accogliere le proposte su investimenti, trasparenza degli appalti e facilitazioni al commercio (i cosiddetti “temi di Singapore”). Il vertice prevedeva una serie di discussioni sullo sviluppo; a questo proposito, mons. Marx commenta: “é deplorevole che l’obiettivo delle discussioni sullo sviluppo, stabilito dal Wto 2 anni fa per questo vertice, non sia stato attuato in modo coerente”. Il presidente di Justitia et Pax critica anche la delegazione tedesca a Cancún per non aver dato “segni conclusivi di voler tener conto degli interessi dei Paesi in via di sviluppo”. Mons. Marx ha espresso la speranza che dal fallimento delle trattative tutti imparino qualcosa, poiché “le popolazioni dei Paesi in via di sviluppo hanno diritto a opportunità eque sul mercato mondiale”.