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Card. Parolin: collaborazione con la Romania per «la pace nel mondo»

«La Santa Sede desidera collaborare con la Romania per il rafforzamento dei rapporti bilaterali e per la promozione della concordia e della pace nel mondo». È l'auspicio espresso dal cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, intervenendo stasera alla celebrazione dei venticinque anni del ristabilimento delle relazioni diplomatiche, svoltasi al palazzo della Cancelleria, a Roma.

Il porporato ha evidenziato che «la Chiesa predica il Vangelo» e facendolo «contribuisce a rafforzare in ogni parte del mondo la pace». In proposito ha citato l’autorevole voce di Pio XII, prima, durante e dopo la seconda guerra mondiale, l’enciclica di Giovanni XXIII «Pacem in terris», l’insegnamento del Concilio Vaticano II nella costituzione «Gaudium et spes» e i numerosissimi appelli dei Papi successivi, come «testimonianza dell’attività svolta assiduamente dalla Santa Sede in favore della pace».

Tramite il Vangelo «la Chiesa annunzia e proclama la libertà dei figli di Dio. Infatti, la pace si può ottenere» solo se sono tutelati il bene delle persone e la dignità dell’uomo. Tra le libertà fondamentali «occupa un posto particolarissimo la libertà di coscienza e di religione», ha evidenziato il segretario di Stato. Di conseguenza «nella pratica della libertà religiosa si riscontra la presenza di aspetti individuali e comunitari, privati e pubblici, strettamente legati fra loro».

«La Chiesa, in quanto autorità spirituale – ha spiegato il cardinale Parolin -, rivendica per sé la libertà di poter adempiere all’obbligo di andare in tutto il mondo a predicare il Vangelo e di poter costituirsi come una società di uomini che hanno il diritto di vivere secondo le norme della fede cristiana». Del resto, «la libertà della Chiesa è un principio fondamentale nelle relazioni fra la Chiesa e l’ordinamento giuridico della società civile, che contribuisce alla pace della società e rafforza la pace internazionale, la quale è, al contrario, minacciata da ogni violazione dei diritti dell’uomo». Successivamente il porporato ha ribadito anche che «la Santa Sede sostiene gli sforzi volti a combattere la miseria, lottare contro l’ingiustizia e favorire il miglioramento delle condizioni di vita».

E infine ha avvertito che l’ideale di fratellanza viene spesso offuscato nelle società moderne e contemporanee, soprattutto a causa di ideologie individualistiche e collettivistiche. Le quali, secondo Papa Francesco, possono portare a un fraintendimento del concetto di diritti umani e a un loro paradossale abuso. Al contrario, ha concluso il segretario di Stato, «svolgendo la sua missione spirituale, la Chiesa unisce le persone in quell’unità che favorisce una coabitazione umana armoniosa, l’unità degli uomini creati a immagine di Dio».